L’ultimo libro del maestro Piscopo sarà presentato giovedì 18 maggio alle ore 18 alla Feltrinelli di Palermo
di Patrizia Carollo
“La vita è un alfabeto” è l’ultima, felice, impresa letteraria di Giuseppe Maurizio Piscopo, con le illustrazioni di Tiziana Viola-Massa e la prefazione di Salvatore Ferlita. In quest’opera, pubblicata da Navarra Editore, il nostro sempreverde maestro (perché “un maestro è per sempre”, anche quando va in pensione!), si rivolge a chi ha cuore di ascoltarlo: educatori, insegnanti, genitori, affinché abbiano voglia di leggere ai propri discendi o figli, ma altresì agli stessi bambini e ragazzi.
L’autore, originario di Favara, che per quarant’anni ha svolto il difficile mestiere di maestro nelle scuole pubbliche, si è chiesto più volte cosa potesse lasciare a tutti i bambini che ha conosciuto nella sua vita, come dono e testimonianza. Così, l’idea di scrivere dei racconti per ogni lettera dell’alfabeto (A come Ascolto, B come Beatrice, C come Circo, D come Domenica…), una sorta di “scatola magica con ventisei porticine”, dando modo agli adulti-lettori di farsi dire dai piccoli una lettera a caso per leggere poi loro la storia, che va dalla più realistica alla più fantasiosa. Gli argomenti trattano, infatti, temi come l’amicizia, la solidarietà, il rispetto delle fasce deboli, la condanna delle guerre, della mafia e l’invito a mettere l’infanzia sempre al primo posto.
Piscopo ultima, infine, ogni capitoletto con aneddoti, curiosità e domande aperte che sono, certamente, un invito sia ai grandi che ai piccini; un invito, a riscoprire anche le bellezze di Palermo (come il museo del giocattolo) e l’uso di antichi strumenti musicali (come la fisarmonica).
Chi volesse saperne di più e acquistare/regalare questo delizioso libretto, la sua seconda presentazione avverrà – tra fiori e maestre, mamme e bambini che porranno le loro domande – giovedì 18 maggio, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di via Cavour a Palermo.
A voi, un suo ultimo messaggio: “Credo in due cose:” – ci ha confidato Piscopo – in Dio, e nei bambini che mi hanno insegnato molte cose. Mi mancano molto da quando non entro più in classe! I bambini hanno cambiato la mia vita, il mio modo di pensare. Sono più avanti dei grandi e uno degli errori che fanno gli adulti è quello di non ascoltarli abbastanza. Vorrei ringraziarli uno per uno, con le pagine di questo libro e, se possibile, abbracciarli tutti!”.