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Uno spazio di incontro e confronto: è nata una nuova biblioteca nel cuore di Ballarò

Gli studenti del Liceo Scientifico Benedetto Croce hanno scelto di chiamarla "Biblioteca Mediterranea". Reso fruibile un patrimonio librario raccolto negli anni e aperto da gennaio al territorio

PALERMO. “Il Mediterraneo è sempre stato un ponte tra culture, uno spazio circoscritto e allo stesso tempo aperto al mondo, in cui hanno preso corpo religioni, filosofie, letterature e saperi scientifici. Un mare che divide e allo stesso tempo unisce, un mare che consideriamo nostro, ma che è sempre stato di tutti. Accanto alla nostra scuola, vi è una piazza nata dall’impegno di cittadini e associazioni che hanno trasformato una discarica in uno spazio di condivisione. A questa piazza è stata data il nome di Mediterraneo, proprio per sottolineare il fatto che quello è uno spazio d’incontro. La nostra biblioteca come questa piazza dovrebbe diventare uno spazio d’incontri, un luogo in cui costruire ponti tra culture. Per questo proponiamo di chiamarla con un aggettivo“.
Gli studenti del Liceo Scientifico Benedetto Croce con questa motivazione hanno scelto di chiamare “Biblioteca Mediterranea“, la neonata biblioteca inaugurata ieri mattina, martedì 20 dicembre, che si trova nell’aula magna e in altri spazi, all’interno dell’istituto di via Benfratelli 4 nel quartiere Albergheria di Palermo, nata grazie ad un finanziamento della Città Metropolitana.

È stato così reso fruibile il patrimonio librario che negli anni la scuola ha acquisito e non è mai stato reso consultabile. Adesso i libri sono stati ricatalogati e la biblioteca sarà aperta per gli studenti della scuola ma anche – e soprattutto – al territorio da gennaio. La mattina a poterne usufruire saranno infatti gli studenti e il mercoledì pomeriggio invece l’accesso e la consultazione dei volumi è libera a tutti e tutte.

Abbiamo scritto un altro progetto per il Ministero per le Politiche Giovanili e se sarà approvato l’apertura della biblioteca sarà tutti i pomeriggi – dice Dario Librizzi, uno degli insegnanti che ha seguito tutto il processo – questo è uno spazio che aspira a diventare luogo di incontro e confronto per tutti e tutte“.

All’inaugurazione, ieri mattina (martedì 20 dicembre), erano presenti anche rappresentanze di tutte le scuole del centro storico. “Al momento abbiamo catalogato circa millecinquecento libri, – continua Librizzi – ma ce ne sono ancora più o meno altri cinquemila da catalogare. I libri per lo più risalgono agli anni ’70, ’80 e ’90. Ci sono libri di filosofia, storia, scienze sociali, scienze, matematica, arte, letteratura latina, italiana francese e inglese“.

Gli insegnanti che con entusiasmo e dedizione si sono dedicati a questa riapertura oltre a Dario Librizzi sono: Isabella Tondo, Amalia Scilipoti, Gabriella Giangreco, Sara Giordano e Paolo Ventimiglia. “Abbiamo avuto anche la consulenza e l’appoggio di booq (la blibliofficina della Kalsa, ndr) – conclude Librizzi – e ci hanno aiutato le ragazze e i ragazzi di un PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) che abbiamo coinvolto appositamente per la realizzazione della biblioteca, per insegnare loro a catalogare e coinvolgerli nell’allestimento della biblioteca. Questo PCTO è fatto in collaborazione con l’università di Palermo“.

Ama Palermo e il centro storico, i tre mercati, i quattro mandamenti, il Genio e la Santuzza. Segue con passione i processi partecipativi di riqualifica della città nati dal basso che stanno pian piano cambiando il volto di Palermo rendendola sempre più affascinante. Scoprire storie e raccontarle è la sua migliore capacità dettata da una passione incessante per il mestiere di giornalista
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