PALERMO. La portineria è da sempre il punto di riferimento formale e informale delle comunità di abitanti. Crocevia delle informazioni, approdo certo dei condomini in cerca di orientamento, ma anche di servizi semplici quanto essenziali (dal cambio delle lampadine all’accoglienza dei pacchi). In altre parti d’Italia ne esistono già diverse, a Palermo invece è appena arrivata la prima portineria di quartiere che si propone di offrire diversi servizi a residenti e turisti. È un piccolo hub informativo e di servizi quello appena inaugurato in via degli Schioppettieri 19, in pieno centro storico, a Palermo. Sarà il luogo di coordinamento e diffusione delle informazioni relative a tutte le attività che si svolgono da Mojo, il coliving che si trova sopra e dove si organizzano diversi eventi culturali, ma anche dei principali eventi e luoghi di innovazione sociale e culturale della città. Progressivamente, saranno attivati servizi di prossimità per i lavoratori e i residenti, per rispondere a problemi semplici che complicano la vita: la ricezione dei pacchi e corrispondenza, deposito chiavi, recapito spesa e custodia temporanea di piccoli oggetti. Per i turisti è possibile avere tantissime informazioni su ciò che accade in città, servizio di deposito bagagli e connessione internet.
L’idea nasce proprio per accogliere gli ospiti di Mojo e spiegare loro il funzionamento del coliving e fare il checkin, ma Giuseppe Arici, 38enne e proprietario dello stabile, ha deciso di andare oltre e di estendere la portineria di Mojo a tutto il quartiere e a tutti i turisti che hanno bisogno di informazioni sulla città, sulle mostre in corso, su cosa visitare, gli orari. La portineria sarà aperta dalle 10 alle 18.30 con una pausa per il pranzo: a rotazione potrete trovarci Giuseppe oppure qualcuna delle sue collaboratrici: Katia, Milena, Rosalba o Alessandra arrivano da diverse parti dell’Europa, ognuna di loro ha una formazione diversa ma sono in grado di fornire informazioni dettagliate sulla città e in varie lingue.
La Portineria metterà in contatto i cittadini, in particolare del quartiere, creando fiducia, circolarità, socialità e aiuto alla risoluzione di piccoli problemi domestici. In particolare si potranno scambiare servizi di bricolage, consulenza informatica, servizi domestici, servizi pesanti, visite e piccoli aiuti domestici, servizi in assenza, pagamenti bollette, spesa per anziani, ripetizioni.
“Ci piace definirlo infodesk – racconta Giuseppe – e per noi è una specie di avamposto, un osservatorio sul quartiere e sulla città. Diversi dei servizi che offriamo avranno un costo, ma molti altri saranno gratuiti. Ci piace l’idea di accogliere i turisti e di potere essere di aiuto per la comunità che ci gira intorno, saremo aperti per accogliere i nostri ospiti e allora perché non renderci utili a tutti? Anche Mojo che potrebbe essere un semplice affittacamere lo abbiamo trasformato in molto altro, ci piacciono i luoghi vitali, accoglienti, camaleontici“.
