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mercoledì, 4 Ottobre 2023
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Silvia e la relazione “malata” con un marito “padrone”: “Così ho voltato pagina”

Nel pomeriggio “Nessuno tocchi Rosalia”, XI flash mob del centro antiviolenza Le Onde

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".

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PALERMO – Silvia oggi ha 47 anni ed è una donna consapevole, propositiva e contenta di dare una testimonianza che può aiutare altre donne e, nello stesso tempo, sensibilizzare la società che, a volte, appare troppo distratta e indifferente.
La donna, mamma di due figli, dopo tante umiliazioni e sofferenze, ha avuto il coraggio di separarsi dal marito, intraprendendo un percorso di cambiamento con l’equipe multidisciplinare del centro antiviolenza Le Onde.
“Penso sia importante potere dare una testimonianza che può fare del bene ad altre donne e a chi ci leggerà – dice Silvia -. Tante persone oggi vivono determinate situazioni che non hanno il coraggio di affrontare e guardare con occhi diversi. Bisogna ritornare ad avere uno sguardo ampio e profondo che deve spingerci sempre di più ad andare oltre le apparenze e pensieri superficiali”.

Quando ha conosciuto Le Onde?

Mi sono avvicinata a loro. grazie all’indicazione di una assistente sociale  dell’Asp, in un periodo della mia vita in cui stavo vivendo una crisi molto intensa: mi ero appena separata da mio ex marito che continuava, in vario modo, ad essere presente come stolker non accettando la mia decisione. Dopo 16 anni di sofferenze e tante sopportazioni, ho avuto il coraggio di riscattare la mia vita, allontanandolo da casa. Ho deciso di farlo per i miei figli che non potevano assistere e assorbire questo modello così negativo.

Come sono stati questi anni?

E’ stato un periodo molto brutto in cui mi sentivo la formica accanto al gigante. Era un rapporto ‘malato’ gestito prevalentemente da un marito ‘padrone’ oppressivo ed ossessivo nei miei confronti. Oltre ad avermi tradita con diverse donne, mi faceva sentire sempre inadeguata verso ogni cosa. Ho subito una relazione con un uomo manipolatore che, con grande mancanza di rispetto e tante umiliazioni, non ha avuto alcuna cura di me, facendo tutto quello che voleva. Nonostante, già dai primi anni di matrimonio, mi sentissi infelice, mi sentivo sola e avevo paura di  affrontare la situazione anche per gli eventuali giudizi e pregiudizi sociali.

Avete tentato di recuperare il rapporto?

Ci abbiamo provato anche con una terapia di coppia. Purtroppo, i fatti hanno continuato a dimostrare che era una personalità molto ‘disturbata’ e completamente incapace di portare avanti una relazione matrimoniale serena ed equilibrata. Mi ero illusa che facendo dei figli la situazione potesse cambiare ma, invece, ho trascorso con lui le gravidanze piene di litigi con momenti pesanti e brutti.

Dopo la separazione che è successo?

Da quel momento, non ha accettato la situazione, diventando una furia umana. Ha iniziato a perseguitarmi, dicendomi  offese e ingiurie di tutti i tipi. Stremata da questa continua presenza, mi sono confidata con una mia amica, assistente sociale all’Asp che mi ha subito consigliato di contattare il centro antiviolenza Le Onde.

Con Le onde. Ha voltato pagina?

Con loro ho intrapreso da 7 anni, un lungo e graduale percorso di consapevolezza che mi ha fatto scoprire pienamente me stessa. Hanno, con tanta cura, saputo aspettare i miei tempi. Ho aperto gli occhi e imparato nuovamente a fidarmi di me e degli altri. Hanno valorizzato tutte le mie risorse che mi hanno spinto poi ad intraprendere un percorso di orientamento al lavoro. Oggi faccio, tra le altre cose, anche arteterapia.

Chi è oggi Silvia?

Oggi mi sento una donna rinata a nuova vita. La mia storia, mi ha reso più forte e motivata ad andare avanti. Con Le Onde ho scoperto la bellezza di tante persone che mi vogliono bene. Cerco anche di fronteggiare con maggiore positività i problemi della vita, provando ad osservarli da un’altra prospettiva. La mia grande ricchezza sono i miei figli con cui ho un bellissimo rapporto. Oggi sento il bisogno di riuscire, in vario modo,  a trasmettere agli altri tutto che ho ricevuto.

Oggi pomeriggio, chi vorrà, potrà recarsi con un fiore in piazza Politeama per ricordare le donne vittime di femminicidio. L’iniziativa è promossa dal Centro Antiviolenza Le Onde di Palermo nell’ambito delle attività del progetto PLEIADI. “Nessuno tocchi Rosalia” sarà un flash mob, giunto alla sua XI edizione che vuole ricordare ogni anno le donne uccise da uomini con i quali avevano una relazione affettiva: padri, fratelli, fidanzati, mariti o ex mariti, compagni o ex compagni.

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