PALERMO – Dal 6 all’8 novembre i Cantieri Culturali alla Zisa si trasformano in un grande laboratorio del gioco. La Tribù del Gioco Fest, ideato e organizzato da ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni, abita lo Spazio Zero, Cre.Zi.Plus e Tavola Tonda con tavoli, sfide, presentazioni e incontri che mettono al centro il gioco come strumento educativo e di cittadinanza. Per tre giorni il pubblico di scuole, famiglie, ragazzi, educatori e operatori culturali incontra autori e autrici di riferimento di fama nazionale e internazionale: il game designer Andrea Angiolino, i ludomastri Carlo Carzan e Sonia Scalco, i designer Claudia Molinari e Matteo Pozzi del collettivo We Are Muesli, il geografo Marco Picone (UniPa) creatore di URBALIA, e Davide Leone, fondatore di U’Game. L’accesso è libero e gratuito e adatto a pubblico di giovani ed educatori/operatori del settore.
Una festa che misura la “capacità ludica” della città, intreccia esperienze di ludoteche e professionalità di livello nazionale e internazionale, e porta ai tavoli anche presentazioni di prototipi sviluppati da giovani. L’intera rassegna è infatti il risultato di un percorso educativo che ha reso protagonista un gruppo di adolescenti del Centro TAU e del Centro Diaconale “La Noce”- Istituto Valdese, presidi educativi impegnati da anni nella crescita e nell’inclusione giovanile: sono proprio loro a essersi impegnati nell’intera organizzazione del Festival, dal concept alla logistica, dalla comunicazione alla facilitazione dei tavoli da gioco.
La Tribù del Gioco Fest nasce nel solco della Comunità Educante Evoluta Zisa–Danisinni in Gioco, sostenuta da Impresa Sociale Con i Bambini con capofila Al Azis Cooperativa Sociale, con ARPI, Associazione Inventare Insieme (Onlus), Associazione Insieme per Danisinni, Cantieri Culturali alla Zisa ETS, Centro Diaconale “La Noce”, Direzione Didattica A. Gabelli oggi confluita nell’Istituto Comprensivo Antonio Ugo.
Games e laboratori: ecco il programma de La tribù del Gioco Fest
Giovedì 6 novembre lo Spazio Zero si accende già dalle 9.00 alle 13.00 con “Scuole in gioco”: in programma il campionato scolastico “Active Minds Forever” a cura di Carlo Carzan e Sonia Scalco (in collaborazione con Ludic), accanto a tornei, giochi da tavolo, escape room e urban game pensati per le classi. Nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 19.00, lo stesso spazio diventa “Cantiere del Gioco” con party game, escape e tavoli guidati dalla Tribù insieme alle ludoteche La Perla Nera, D20 e Multiplayer. I talk si spostano a Cre.Zi.Plus: alle 16.30 “I giochi da tavolo e di ruolo come elemento trasformativo nei percorsi educativi” con Carzan e Davide Leone apre un dialogo con educatorə e operatori; alle 18.30 We Are Muesli ripercorre “Gioco e patrimonio culturale”, dodici anni di progetti e le prospettive del gioco applicato per pubblici diversi.
Venerdì 7 novembre la mattinata di “Scuole in gioco” torna allo Spazio Zero dalle 9.00 alle 13.00 con la sessione cooperativa “Let’s play… Missione Pietrarubbia!” firmata We Are Muesli per la Fondazione Arnaldo Pomodoro: tra carte, esplorazione “spaziale” e dinamiche da escape, si scoprono vita e opere dell’artista. A ruota, le esperienze immersive di U’Game con P-Game (urban game), Gems (costruzioni competitive) e The Skull Game (escape room) curate da Davide Leone; e l’esplorazione della città attraverso URBALIA, il primo gioco su città e urbanistica ideato dal prof. Marco Picone (UniPa). Nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 19.00, riapre il “Cantiere del Gioco” con nuove sessioni libere e guidate; a Cre.Zi.Plus, alle 16.30, Carzan, Leone e Picone dialogano su “Raccontare una città: giochi da tavolo e urban game”, mentre alle 18.30 Andrea Angiolino conduce “La rivoluzione del gioco d’autore”, un viaggio dal game design ai best-seller che hanno superato i “classici” di scaffale.
Sabato 8 novembre l’attenzione si concentra sulla scrittura interattiva: alle 9.00, a Cre.Zi.Plus, Andrea Angiolino conduce il laboratorio “Come scrivere un libro-gioco”, un’immersione pratica tra meccaniche narrative, regole e progettazione di percorsi che si leggono giocando e si giocano leggendo.







