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giovedì, 12 Giugno 2025
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23 maggio, gli studenti dell’Ascione in piazza per la legalità: “Un impegno che si rinnova”

A febbraio l'incontro a scuola con Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice ucciso in via D'Amelio, nell'Istituto che ha sede a Borgo Nuovo, quartiere al centro delle cronache recenti

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Nell’anniversario della Strage di Capaci, sono migliaia gli studenti delle scuole palermitane di ogni ordine e grado, riunite da stamattina davanti al Tribunale di Palermo per ricordare i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, che persero la vita in quel tragico 23 maggio 1992.

L’iniziativa dal titolo “Tribunale chiama scuola” che ha mobilitato docenti, studenti e personale scolastico in questa giornata così significativa per l’Italia, è organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Palermo, dall’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo e dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola, e vede la partecipazione degli studenti e delle studentesse, e dei docenti dell’Istituto superiore “Ernesto Ascione” di Palermo.

A questa giornata di memoria e legalità gli studenti di 4°A del Liceo Scientifico Sportivo, della 4°B del Tecnico Chimico e la 1°A del Tecnico Informatico e Agrario dell’Istituto superiore, – che ha sede nel quartiere Borgo Nuovo a Palermo – hanno partecipato con grande impegno e consapevolezza, in un abbraccio collettivo con i loro “colleghi” studenti siciliani per un momento di riflessione condivisa e di impegno civile, che si rinnova, nel nome della memoria dei magistrati e degli agenti di scorta caduti per mano mafiosa 33 anni fa.

“Una giornata che rafforza il legame tra memoria e impegno quotidiano, lasciando nei giovani la consapevolezza che il ricordo delle vittime della mafia è una responsabilità da tradurre in azioni concrete e quotidiane”, raccontano i docenti che hanno preso parte all’iniziativa accompagnando i loro ragazzi e le loro ragazze davanti al Tribunale di Palermo.

Un impegno che l’Istituto superiore che ha sede nel quartiere Borgo Nuovo, recentemente al centro delle cronache locali, e protagonista di un progetto di rigenerazione urbana che cambierà il volto del quartiere, coltiva durante tutto l’anno scolastico, con iniziative di legalità, come quello che si è svolto a febbraio scorso e ha visto ospite Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice Paolo, che ha perso la vita nella strage di via D’Amelio in 19 luglio del ’92.

In copertina: gli studenti dell’Ascione davanti al Tribunale di Palermo

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