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venerdì, 31 Ottobre 2025
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A Brancaccio venti ulivi per ricordare i bambini della strage di Bullenhuser Damm

Nel 32° anniversario del martirio di don Pino Puglisi, al Centro polivalente sportivo, piantati venti alberi di ulivo in memoria dei piccoli uccisi dai nazisti ad Amburgo. Un’iniziativa promossa dal Centro Padre Nostro e da Larcadarte Cartoons, con il sostegno dell'Assessorato all'Istruzione della Regione Siciliana. Schifani: "Orrori della storia non devono mai ripetersi"

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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PALERMO. Venti alberi di ulivo per ricordare venti bambini. A trentadue anni dal martirio di don Pino Puglisi, il quartiere Brancaccio ha vissuto una giornata di memoria e di speranza con la piantumazione degli ulivi nel Centro polivalente sportivo “Padre Pino Puglisi e Padre Massimiliano Kolbe”, in via San Ciro. Ogni pianta porta il volto dei piccoli uccisi dalle SS nella scuola di Bullenhuser Damm, ad Amburgo, il 20 aprile 1945, pochi giorni prima della fine della Seconda guerra mondiale. Tra loro anche un italiano, Sergio De Simone, di origini napoletane.

La cerimonia è stata promossa dal Centro di accoglienza Padre Nostro, fondato da don Puglisi, e da Larcadarte Cartoons, che ha realizzato il film d’animazione La storia di Sergio, diretto da Rosalba Vitellaro e sostenuto, tra gli altri, dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Siciliana. Durante l’iniziativa sono stati scoperti i drappi che custodivano le fotografie delle venti vittime innocenti.

«Crimini orrendi compiuti nella Storia possono assumere un significato positivo solo se contribuiamo a diffonderne la conoscenza e ne facciamo memoria – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani –. La vicenda dei bambini di Bullenhuser Damm tocca i cuori e le coscienze perché riguarda vittime innocenti. E questo luogo della memoria, che è anche il luogo del riscatto e del cambiamento che don Puglisi auspicava e per il quale ha sacrificato la vita, servirà a non dimenticare gli orrori che ci ha consegnato la storia e che non devono più ripetersi».

Il presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale

Accanto al governatore, accolto dal presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale, erano presenti autorità civili e militari, volontari e abitanti del quartiere. Al termine della cerimonia, Schifani ha visitato il nuovo “Poliambulatorio di prossimità Beato Giuseppe Puglisi”, ricavato all’interno di un bene confiscato alla mafia e destinato a offrire cure mediche gratuite agli abitanti di Brancaccio.

Maurizio Artale ha spiegato lo spirito dell’iniziativa: «Abbiamo pensato a un segno concreto: piantare venti ulivi con le foto dei bambini, in un luogo dove oggi tanti piccoli vivono la gioia del gioco. Loro non ci sono più, ma i bambini di oggi devono sapere che esistono tragedie da cui imparare. Ci lamentiamo spesso di ciò che manca, ma guardando quei volti non possiamo che fermarci un attimo, fare silenzio e riflettere: ci sono stati bambini uccisi a nove anni per la cattiveria umana. E intanto, ancora oggi, vediamo morire migliaia di minori a Gaza e in Ucraina. Questo centro è un angolo di paradiso, ma ogni quartiere dovrebbe averne uno: era l’attenzione di padre Puglisi, che nel 1993 si prendeva cura dei bambini di Brancaccio».

La giornata ha intrecciato memoria storica e creatività artistica. Proprio da questa tragedia, infatti, è nato La storia di Sergio, un’opera d’animazione che ha richiesto anni di ricerca e di impegno produttivo. «Tutto è nato dal libro scritto con le sorelle Bucci – ha raccontato la regista Rosalba Vitellaro –. Raccontiamo solo storie vere, e quella di Sergio De Simone è tra le più dolorose. Abbiamo lavorato a lungo per trovare i fondi, con l’aiuto dell’ambasciata tedesca, dell’UNAR, dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Siciliana e di tanti sostenitori. Abbiamo deciso di legare il film a una donazione concreta: venti ulivi per ricordare quei bambini. Alberi che porteranno frutti e olio per le famiglie più bisognose, simbolo di vita che rinasce. È un progetto dedicato non solo a Sergio e ai suoi compagni, ma a tutti i bambini vittime di violenza nelle guerre di ieri e di oggi. Perché i piccoli vanno protetti sempre, senza eccezioni».

La regista Rosalba Vitellaro impegnata nella piantumazione di un ulivo
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