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martedì, 9 Settembre 2025
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Don Pino Puglisi, il puparo Angelo Sicilia dedica una rassegna di spettacoli

Da Cinisi a Corleone passando da una scuola di periferia a Falsomiele. Dal 22 al 29 settembre, appuntamenti in diverse località della provincia di Palermo

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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PALERMO. Dal 22 al 29 settembre, la Compagnia dei Pupi Antimafia di Angelo Sicilia ricorderà la figura di Don Pino Puglisi nel trentennale del suo martirio, con una rassegna di spettacoli dei pupi dove sarà portata in scena l’opera “Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia” in diverse località della provincia di Palermo.

Da Cinisi a Corleone, passando da una scuola alla periferia di Palermo, l’I.C.S. “Pirandello – Borgo Ulivia” a Falsomiele. Luoghi spesso simbolo, nell’immaginario comune, del fenomeno mafioso.

Otto appuntamenti per ricordare “il prete che combatteva la mafia col sorriso”. “Un prete contro la mafia”, citando l’opera di Angelo Sicilia, la più rappresentata nei 25 anni di attività del puparo siciliano e della sua Compagnia dei Pupi Antimafia.

“Una serie di attività per ricordare la figura di Don Pino Puglisidichiara il puparo siciliano ma soprattutto per restituire ai giovani quello che abbiamo ricevuto da lui. Le sue parole, che ci hanno accompagnato nella nostra crescita – noi, giovani degli anni ’80 e ’90 – parole che abbiamo inserito nei nostri spettacoli. Le parole di Don Pino, come: ‘Non è l’odio la forza che muove il mondo, ma l’amore’ continua Angelo Sicilia -, oppure l’invito a ‘Guardare gli occhi e le facce dei mafiosi per poterli conoscere davvero e sostituire le loro facce, con altre facce, dando un segno di comportamento diverso da quello mafioso’. Insieme alla famosa frase che mi disse da ragazzo: ‘Scegli ogni giorno da che parte stare’, nella sua più cruda semplicità. Ecco, questi insegnamenti presenti nel nostro spettacolo, che da più di 10 anni portiamo in giro per l’Italia e in Europa, li vogliamo restituire al nostro pubblico”, conclude Sicilia.

Quest’anno, la Compagnia dei Pupi della Legalità di Angelo Sicilia festeggia 25 anni di attività segnando un traguardo importante nella lotta per la legalità attraverso l’impegno civile con la sua arte sociale dei pupi. “Un traguardochiude infine il puparoche festeggio insieme ad alcuni compagni di viaggio e con una rassegna completamente autoprodotta”.

LO SPETTACOLO

“Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia”

Quella di Pino Puglisi, beatificato dalla chiesa, è la storia di un prete di frontiera che è stato ucciso dalla mafia perché faceva semplicemente il suo mestiere. In Sicilia, infatti, non si ammazzano solo giudici e forze dell’ordine, ma anche i ministri di Dio che hanno il coraggio di alzare la testa, di lottare per donare condizioni migliori a bambini destinati a divenire manovalanza per le associazioni criminali. Angelo Sicilia riesce, con questo spettacolo, a narrare la semplicità e la forza di “3P”, la sua coraggiosa ribellione, incastonandola abilmente nella difficoltà culturale di un quartiere come Brancaccio che appare in tutta la sua inesorabile decadenza. Se da un lato viene palesata, in tutta la sua forza distruttiva, la cultura omertosa e la violenza, dall’altro la gioia dei bambini riesce a lenire questo crudo realismo. La narrazione fuori campo è affidata al cantastorie che riesce a tessere il filo rosso che unisce la drammaticità e la bellezza di questa storia. Gli spettatori si troveranno ad osservare l’indifferenza dei palermitani dinanzi al corpo martoriato del prete e saranno chiamati a scegliere subito da che parte stare.

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