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domenica, 21 Dicembre 2025
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Il pastificio, la formazione, la produzione, la distribuzione online: da Past-Art a Galeotta

Ecco come si è sviluppato il progetto che impegna detenuti del carcere Ucciardone e che ha portato al ripristino del pastificio all'interno dell'istituto di pena e alla produzione della pasta

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PALERMO. Presupposto del progetto Past-Art è una convenzione che il Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) e la direzione dell’Ucciardone hanno stipulato, in base alla specifica normativa, con l’associazione temporanea guidata da Asterisco, che ha avuto affidato in comodato d’uso gratuito il pastificio esistente all’interno del carcere, con tutti gli impianti in esso contenuti. Le attività sono partite proprio dal ripristino del laboratorio, in disuso da tempo, anche con l’inserimento di nuove attrezzature e tra queste, per esempio, nuove trafile per poter produrre 7 formati di pasta diversi. Il pastificio è dotato, fra l’altro, di impastatriceessiccatoi e macchina per la pesatura finalizzata al confezionamento.

Sia nella versione classica che nelle varianti integrale e aromatizzata, la pasta Galeotta ha la particolarità di essere realizzata esclusivamente con farine da grani siciliani 100% certificati, ma l’obiettivo è ottenere la stessa certificazione per l’intera filiera del prodotto. Sull’accattivante confezione in cartone presentata ieri sera, l’altra particolarità: impressa sul retro c’è sempre una frase firmata da uno dei detenuti che lavorano nel pastificio. Come spiegato nel corso dell’incontro di ieri dal responsabile marketing, Maurilio Caracci, le scelte del nome e del packaging sono state validate da una ricerca esplorativa su decine di proposte e da un panel di consumatori.

I detenuti inseriti nel progetto sono stati selezionati dal team dell’area educativa-trattamentale dell’Ucciardone. Il percorso di formazione, in parte già svolto, comprende 80 ore di addestramento pratico on-the-job (impasto e formatura della pasta, processo di produzione, essiccazione e confezionamento), 40 ore in aula in tema di sicurezza sul lavoro, 30 ore sul marketing, e ancora 36 ore sull’utilizzo dei macchinari per l’essiccazione, 36 ore sul confezionamento e 20 ore sulle caratteristiche specifiche dei grani.

La produzione per la commercializzazione inizierà a settembre con un volume stimato di circa 600 chilogrammi di pasta secca a settimana, più 80 chili di pasta fresca. La distribuzione avverrà nel canale Horeca (hotel, ristoranti e catering), nei punti vendita dell’economia carceraria e solidale, nel retail di qualità (per esempio negozi piccoli o di target alto che scelgono accuratamente i prodotti da vendere), e inoltre online attraverso un sito di e-commerce che sarà appositamente sviluppato per la gestione di ordini e consegne. Tutte queste attività saranno svolte dai detenuti formati all’interno del progetto.

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