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lunedì, 22 Dicembre 2025
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“Il quinto capitale”: a Palermo il convegno sul valore narrativo delle comunità accoglienti

Dare voce alle storie del sociale per trasformarle in patrimonio condiviso: è l’obiettivo del convegno in programma sabato 20 settembre a palazzo Comitini. L’iniziativa, promossa dal Sai Palermo insieme al Centro diaconale La Noce

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PALERMO. Che cos’è il “capitale narrativo”? E in che modo esso ha a che fare con il capitale sociale? La riflessione è nata durante il lavoro di co-costruzione della comunicazione del Sai Palermo in cui è emersa la volontà, avvertita sia dalla sua équipe di governance che da molti nodi della rete di comunicazione del Sai Palermo, di dare una visibilità nuova alle persone protagoniste della storia e del lavoro del Sai che hanno risposto ad una domanda: in che modo il settore sociale deve prendere consapevolezza della ricchezza della propria storia e, quindi, del proprio “capitale narrativo”? Se ne parlerà sabato 20 settembre, a palazzo Comitini, a Palermo, durante il convegno, con il titolo «Quinto capitale. Lo sguardo e le parole delle comunità accoglienti». A organizzarlo il Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) della città di Palermo, assieme al Centro diaconale La Noce.

«Il Comune di Palermo ha per questo ritenuto di fare una scelta di responsabilità sociale», dice Angela Errore, responsabile di “Casa dei Diritti” e del Sai Palermo, che precisa: «Mi sono resa conto che quanto avviene all’interno del settore sociale è conosciuto prevalentemente dai soli addetti ai lavori o magari anche fra colleghi da una città all’altra. Però tutto quello che è innovazione sociale, tema molto sentito dalla nostra Amministrazione e dall’Assessore Fabrizio Ferrandelli in particolare, era conosciuto solo sui canali “di settore”».

«L’innovazione sociale di cui il Comune di Palermo è capace e protagonista è frutto di un lavoro che deve essere raccontato e valorizzato non solo per la sua qualità intrinseca, ma soprattutto perché dà dignità al denaro pubblico che impieghiamo. Bisogna, dunque, che la comunicazione dia voce a quelle fasce sociali che non riescono a fare sentire la propria e faccia, contemporaneamente, emergere anche un lavoro, quello sociale, fatto da tanti palermitani e da tante palermitane che silenziosamente, ogni giorno, dedicano la propria professione e la propria vita ai vulnerabili», dichiara l’assessore all’Innovazione istituzionale e all’Accoglienza migranti, Fabrizio Ferrandelli.

A ragionare sul “capitale narrativo” sono stati dunque coinvolti sabato 20 settembre 2025, oltre all’assessore Fabrizio Ferrandelli e ad Angela Errore: Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione della Fondazione “Con il Sud” e dell’impresa sociale “Con i Bambini”; Gabriella Debora Giorgione, giornalista ed esperta comunicazione del Sai Palermo; Anna Ponente, direttrice del Centro diaconale “La Noce”-Istituto valdese; Filippo Passantino, giornalista e direttore de “Il Mediterraneo 24”; Pino Ciociola, giornalista di “Avvenire”; Matteo Scali, giornalista e coordinatore di “RBE–Radio Beckwith evangelica e Tv”; Claudio Geymonat, giornalista di “Riforma–L’Eco delle Valli valdesi”.

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