PALERMO. Da venerdì 17 a domenica 19 ottobre, torna il Ballarò Buskers, il Festival internazionale di circo contemporaneo e teatro di strada nel cuore della Palermo antica che giunge quest’anno alla nona edizione. Tante le discipline artistiche e performative, dall’acrobatica aerea e gli equilibrismi alla giocoleria, dalla clownerie fino ad arrivare alla musica dal vivo e al teatro, un programma denso di spettacoli e laboratori per bambini, che animeranno piazze, vicoli e cortili del quartiere Albergheria.
Il tema della nona edizione del Ballarò Buskers di quest’anno è “Radici”, che affondano, da tempo radicate, rami che fluttuano verso la bellezza e l’accoglienza dell’arte. Il Festival celebra il legame profondo tra comunità, quartiere e città: cosa nutre davvero una comunità? Quanto lontano possono crescere i rami, se le radici sono profonde e vive? Perché in ogni radice c’è un atto di resistenza e in ogni germoglio il principio di una rivoluzione.
L’origine del nome Albergheria risale al periodo normanno, e deriva dal termine medievale “albergo” nel senso di dimora, luogo dove si accoglie e ci si ristora, ancora oggi questo quartiere è famoso in tutto il mondo per la sua vitalità, per la capacità di accogliere, di mescolare culture, tradizioni e lingue diverse, mantenendo vivo quel senso di ospitalità e umanità che da secoli ne caratterizza l’anima.
Quest’anno sono più di cinquanta gli artisti che arrivano dal resto d’Italia, dalla Spagna, dalla Francia e dall’Argentina. Più di cento sono invece i volontari, per lo più ragazzi e ragazze del quartiere, che aiuteranno in vari campi nella logistica, nella gestione del festival, supportando lo staff e guidando il pubblico e indirizzandolo nei luoghi del Festival.
La nona edizione ha il sostegno del Ministero della Cultura, il patrocinio del Comune di Palermo assessorato alla Cultura e il contributo della Fondazione Federico II e l’Istituto Cervantes, il direttore artistico è anche quest’anno Riccardo Strano che ha accettato la sfida di spingersi oltre il circo e le arti di strada per approdare al teatro: “Negli anni il circo contemporaneo al Ballarò Buskers ha messo radici profonde, – dice Strano – diventando un linguaggio che unisce artisti e comunità. Il livello artistico raggiunto in questi anni è altissimo: e lo confermano quest’anno le presenze di compagnie internazionali come i Magdaclan, eccellenza italiana, e lo spagnolo Ramiro, maestro di teatralità e tecnica. Ma oggi quelle radici ci spingono verso nuovi modi di raccontare e al bisogno di narrare da dove veniamo per capire fin dove possiamo arrivare. Con Babilonia Teatri, che attraverso un linguaggio ribelle e dissacrante indaga le contraddizioni del nostro tempo, la disillusione, la lotta per la libertà e con Davide Enia, portiamo a Ballarò un teatro vivo, popolare e profondo, che dialoga con la strada e con la città”.
Saranno tredici gli spazi disseminati in quartiere che accoglieranno gli spettacoli che si susseguiranno a tamburo battente per tre giorni, da piazza Casa Professa, a piazza Santa Chiara, piazza Mediterraneo, piazza Baronio Manfredi, fino al nuovo spazio accanto alla torre di San Nicolò inaugurato quest’anno: l’ex oratorio di Santa Maria Maggiore.
“Ci accingiamo a ricreare una bellissima isola pedonale – dice Marco Sorrentino, presidente dell’associazione Ballarò Buskers – che permetterà alle famiglie, ai residenti e ai turisti di attraversare il quartiere e godersi gli spettacoli dal vivo gratuiti in diversi spazi. Anche quest’anno il quartiere è in fermento e l’aspettativa dei nostri volontari è alle stelle. Abbiamo cercato di curare ogni dettaglio come sempre, ci aspettiamo anche quest’anno un’ottima risposta di pubblico e non vediamo l’ora di cominciare questa nuova edizione e di far fiorire il nostro bellissimo quartiere”.