PALERMO. Il quartiere di Danisinni si prepara ad accogliere “Fiume di Vita”, rassegna culturale e artistica che dal 5 al 14 settembre trasformerà questo angolo di città in un laboratorio di rigenerazione urbana e comunitaria. L’iniziativa, avviata dalla comunità di Danisinni ETS con il sostegno della parrocchia Sant’Agnese, rientra nel progetto “Mosaicando – Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”, finanziato dal Ministero del Turismo e finalizzato a promuovere una nuova narrazione del territorio, con attenzione a legalità e sostenibilità.
L’obiettivo è collegare simbolicamente e concretamente il bassopiano di Danisinni con la parte alta del rione, in un percorso che tocca luoghi come il Palazzo dell’Emiro e la Zisa, spesso poco valorizzati ma centrali nell’itinerario arabo-normanno riconosciuto dall’Unesco.
Il programma di Fiume di Vita”
Il cartellone di “Fiume di Vita” propone murales tematici e interventi pittorici, walking tour guidati e passeggiate teatralizzate, laboratori creativi per tutte le età, spettacoli teatrali, musicali e di danza. Non mancheranno mostre fotografiche e pittoriche, installazioni nella cava araba e nella cripta della Chiesa di Sant’Agnese, presentazioni editoriali e talk. Tra gli eventi musicali spiccano i concerti de La Famiglia del Sud, Marco J and The Jaywalkers e il Collettivo La Scoteca feat. Riccardo Serradifalco. La rassegna si aprirà il 5 settembre alle 18.30 con il talk “Il mondo va a pezzi. E noi lo ricostruiamo insieme” con il sociologo Mauro Magatti e si chiuderà il 14 settembre con un incontro pubblico e un momento conviviale all’Agorà Fiume di Vita.
I protagonisti presentano “Fiume di Vita”
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, sottolinea il valore di questo percorso: “Fiume di Vita rappresenta un esempio concreto di come cultura, arte e partecipazione civica possano diventare strumenti di rigenerazione urbana e sociale e al tempo stesso di promozione turistica”. Per fra Mauro Billetta, parroco di Danisinni, il nuovo spazio comunitario è segno di speranza: “L’Agorà Fiume di Vita inaugura un processo di rigenerazione umana e sociale: dalle radici del passato possiamo spingerci verso un futuro inedito, un sogno comunitario in cui ciascuno è protagonista”. La visione si inserisce nell’impianto di Mosaicando, come spiega Elena Salzano, project ed event manager: “Non è un evento isolato, ma parte di un disegno più ampio. Con Mosaicando costruiamo itinerari integrati che uniscono patrimonio e comunità, restituendo valore a spazi che diventano centrali nella nuova narrazione della città”. Infine, lo sguardo del sociologo Mauro Magatti, che aprirà la rassegna, ribadisce la missione del progetto: “Il mondo va a pezzi. E noi lo ricostruiamo insieme”. Un invito a fare del quartiere un laboratorio di coesione sociale, attraverso l’arte, la cultura e il coinvolgimento dal basso.