PALERMO. Un appuntamento musicale carico di energia, spiritualità e partecipazione. Oggi, sabato 20 dicembre 2025, alle ore 21.00, la parrocchia Maria SS. delle Grazie, in Corso dei Mille 1085/B, a Palermo (zona Roccella), ospiterà il concerto del Gospel Project Choir, una delle realtà corali più apprezzate del panorama gospel.
L’evento offrirà al pubblico un viaggio tra le sonorità del gospel tradizionale e contemporaneo, con un repertorio capace di coinvolgere ed emozionare, unendo musica, messaggio e condivisione. Il coro, noto per l’intensità delle sue esibizioni e per l’attenzione al valore comunitario della musica, proporrà un concerto aperto a tutta la cittadinanza, in un clima di festa e partecipazione.
«Un grande evento per la comunità di Roccella e dello Sperone, frutto della sinergia tra la parrocchia di Maria SS. delle Grazie e la Città Metropolitana di Palermo, che contribuisce all’iniziativa attraverso il servizio Turismo nell’ambito del cartellone Natale in Provincia 2025 – afferma il parroco, don Ugo Di Marzo –. L’ingresso è gratuito grazie al contributo della Città Metropolitana di Palermo. Nel corso della serata verrà inoltre lanciato un messaggio di solidarietà a sostegno delle opere di carità attive sul territorio: chi lo desidera potrà contribuire con un’offerta libera».
La serata si inserisce nel calendario delle iniziative culturali e musicali promosse sul territorio con il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo e rappresenta un’occasione per valorizzare la musica gospel come linguaggio universale di speranza, solidarietà e dialogo.
L’esperienza di stasera è più di un concerto: è il “Quinto Gospel Meeting”. «Quinto perché l’esperienza dei Gospel Meeting è iniziata alcuni anni fa con la cantante di Chicago Cheryl Porter ed è stata poi interrotta a causa della pandemia e per il trasferimento della stessa cantante a Chicago – spiega don Di Marzo –. Oggi la rilanciamo con il Gospel Project Choir, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente il pubblico in questo stile di canto e di vivere il concerto come un’esperienza condivisa».







