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martedì, 28 Ottobre 2025
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5.000 euro per vivere a Montevago: la scommessa del Comune contro lo spopolamento

Su 55 domande arrivate anche dall'estero, 17 sono le abitazioni già acquistate. I "nuovi cittadini" devono trasferire la propria residenza per almeno 5 anni

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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AGRIGENTO. “Dalle ferite si può e si deve guarire”. È la scommessa della sindaca di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, che nella sua cittadina immersa nella Valle del Belìce, ha messo in atto un nuovo investimento per rigenerare il suo piccolo centro colpito dal terribile terremoto del ’68. I nuovi residenti arrivano a Montevago dalla Sicilia e dall’estero trasferendo la propria residenza grazie ad un Fondo statale per i Comuni marginali.

In cosa consiste questo progetto? Perchè venire a Montevago?

Lo abbiamo chiesto alla prima cittadina a margine del talk “Montevago e il suo futuro” alla Festa del Vino a Montevago che si è conclusa questo weekend.

La sindaca La Rocca Ruvolo

“Consiste nell’utilizzare delle somme che lo Stato ha dato ai cosiddetti Comuni marginali per impedire lo spopolamento. Abbiamo queste somme da due anni spiega La Rocca Ruvolo -, abbiamo cercato in tutte le maniere di allocarle dando una possibilità alle piccole imprese, a nuove attività commerciali che volessero investire a Montevago, ma non abbiamo avuto fortuna. Da lì si è passati, assieme alla mia Giunta, al Consiglio Comunale, quindi a questi giovani che supportano fortemente la mia Amministrazione, all’idea di dare la possibilità a chi acquista una casa a Montevago e soprattutto trasferisce la residenza per almeno 5 anni, un contributo di 5.000 euro. Oggi abbiamo una lista. Sono tantissime le persone che hanno risposto a questo avviso che il Comune ha fatto continua la sindaca -, su 55 domande credo che una quarantina hanno i titoli per avere le somme. Ci sarà una graduatoria, non tutti potranno essere accontentati perché la somma che lo Stato ha dato è di 130.000 euro, ma io sono certa che le risorse per poter scorrere questa graduatoria si possono trovare.”

Qual è l’obiettivo? Perchè scegliere Montevago?

“L’obiettivo è incentivare le persone che vogliono lasciare zone caotiche continua La Rocca Ruvolo -, che non hanno la possibilità di acquistare una casa a prezzi esosi, di poter venire a Montevago, un paesino a 400 metri sul livello del mare, dove il clima è bellissimo, a 20 minuti dal mare, a meno di un’ora da Palermo, Trapani e Agrigento, dove si vive un contatto con la natura essendo siamo immersi nella Valle del Belice. Accanto a noi ci sono la città di Sambuca, che è stata il più bel Borgo d’Italia nel 2016, o Cianciana dove tanti inglesi hanno comprato casa, piuttosto che Gibellina che nel 2026 sarà la città dell’arte contemporanea. L’obiettivo continua la prima cittadina -, è fare rete con chi sta accanto a noi e promuovere il nostro territorio che riteniamo essere molto bello e accogliente. Il Covid ha dato un modo nuovo di vedere il lavoro, si può lavorare da remoto, chi vuole venire ci sono spazi per vivere e lavorare da lontano. Questo è l’obiettivo, siamo sulla buona strada, dobbiamo capire quali ulteriori risorse e spunti dare per restare. Sono state già acquistate 17 nuove case, le domande complessive sono state 55.”

Sulla viabilità? Una delle criticità del territorio. Cosa possono fare le Istituzioni?

“Devo dire che in questi sei mesi, da quando c’è il nuovo presidente della provincia, anche su questo versante si sta lavorando spiega la sindaca di Montevago -. Una delle lacune di questo territorio è la viabilità, su questo dobbiamo lavorare tutti insieme, il ponte è importante, ma la viabilità interna deve avere la priorità. Anche le scuole sono appannaggio della provincia. Questo lo posso dire ad alta voce: avere dato alla mia comunità scuole sicure, sono tutte ristrutturate, è un incentivo in più che dai alle famiglie che vengono qui con bambini piccoli. Accanto a questo, prima si parlava di agricoltura, reinvestire su questo settore deve essere anche una priorità. Anche a livello regionale si può provvedere continua La Rocca Ruvolo -, perché ricordo a me stessa che l’autonomia siciliana, in termini di agricoltura e di protezione civile, ha competenze proprie. Non ce l’ha per la sanità, ma ce l’ha per tante altre cose.”

Tra i nuovi residenti c’è Leonardo Messina, 60 anni, che ha scelto Montevago insieme alla sua famiglia, lasciando l’Inghilterra

“Sono stato a Montevago diverse volte per le mie ferie di lavoro, è un paese bello, tranquillo, con gente amichevole. Ora essendo in pensione ho deciso di lasciare lo stress di una metropoli come Londra e vivere qui.”

Come vede il suo futuro, i prossimi anni?

“Spero che Dio mi dia una vita sana, forse anche per ritrovare i miei hobby che non ho coltivato quando lavoravo, come pitturare o scrivere o imparare la chitarra che ho a casa da dieci anni. Quest’anno ho fatto 60 anni, prima facevo il magazziniere in una ditta di motoricambi di un noto marchio. Mia moglie ha deciso di vivere in Sicilia, è venuta tante volte a Montevago, essendo una cittadina vicina al mare. Allora abbiamo deciso di trasferirci.”

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