PALERMO. Le famiglie dell’Associazione nazionale “ParlAutismo” manifestano la propria solidarietà e vicinanza al Centro socioeducativo “La Gabbianella” di Palermo e a Marilina Munna, che nei giorni scorsi hanno subito nuovi atti intimidatori quando il furgone per il trasporto dei disabili e l’auto di un’operatrice sono stati gravemente danneggiati.
“Marilina Munna – dichiara Rosi Pennino, fondatrice di ParlAutismo, commentando l’accaduto -, oltre a essere una persona impegnata nei diritti delle persone con disabilità, è sempre stata un punto di riferimento per il Terzo settore.”
L’ex Assessore comunale alle Politiche sociali e attivista nel sociale fa anche una riflessione sul concetto di inclusione.
“Troppo spesso si inflaziona la parola inclusione – dice Rosi Pennino -, utilizzandola erroneamente, definendo il concetto con ‘servizi inclusivi’. Un errore che a colpi di slogan rovina ancora di più la realtà e la vita quotidiana delle persone e delle famiglie che vivono la disabilità.”
“Occorre invece aprire i luoghi della ‘cosiddetta normalità’ alla partecipazione delle persone con disabilità – sottolinea Pennino -, creando supporti e sostegni in questi luoghi della vita reale che vanno resi accessibili. La strada per comprendere questa chiave di lettura è lunga – continua Rosi Pennino, anche mamma di Sara, giovane donna autistica -, riguarda sentimenti della società che vanno ben oltre la disabilità e che riguardano piuttosto il concetto di diversità.”
“Solo chi vive la disabilità sulla propria pelle e chi ne affronta quotidianamente le sfide sa cosa significhi non poter andare a mangiare neppure una pizza o frequentare un parco – conclude l’ex Assessore, che vent’anni fa ha fondato l’Associazione ParlAutismo -. Usciamo dal concetto di servizi e iniziamo a costruire partecipazione nei luoghi della vita reale, questo ParlAutismo lo porta avanti da 20 anni e mai si fermerà.”