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martedì, 9 Settembre 2025
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Palermo ricorda Papa Francesco: la messa di Lorefice in Cattedrale

La celebrazione in suffragio prima dei funerali di sabato in piazza San Pietro

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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Video di Benedetto Frontini

PALERMO. In una chiesa gremita di persone, fedeli, chierici, laici, religiose e religiosi, movimenti, associazioni, gruppi e confraternite, chiamati a raccolta dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, si è svolta una messa in suffragio per Papa Francesco. Una celebrazione profonda, sentita e commossa a cui hanno aderito le autorità civili e militari, ma anche numerosi pellegrini presenti in questi giorni a Palermo.

Nell’omelia a pochi giorni dai funerali che si svolgeranno sabato 26 aprile a piazza San Pietro, a Roma, Lorefice ha ricordato “quest’uomo venuto da lontano”, Papa Francesco, “diventato l’amico di ogni uomo”. Molti gruppi e leader religiosi e politici del mondo e di varia estrazione, donne e uomini atei, fedeli e laici, si sono riconosciuti negli ideali del Pontefice, valori sempre rivolti al rispetto dei diritti umani, alla non violenza, contro ogni guerra, al rispetto dell’ambiente e all’amore verso gli ultimi e gli esclusi.

“Tutti abbiamo sempre pensato a Lui come all’uomo buonodice l’arcivescovo -, fraterno e paterno, l’uomo comprensivo e aperto che avremmo voluto incontrare. Anche coloro che non mettevano in pratica i suoi insegnamenti di disarmo, di pace, di attenzione agli ultimi lo rispettavano, lo ritenevano un uomo buono che amava e lavorava per l’umanità”.

“Sì, perché Papa Francesco continua Lorefice, ricordando anche gli incontri col Papa a Palermo -, con la vita e con le parole, ci ricordava sempre che il Risorto volge lo sguardo agli ultimi, agli abbandonati, a coloro che nessuno vede. Ci ha invitati sempre e ci ha mostrato come attuare le parole del Signore: volgere lo sguardo verso i ‘trafitti’ della storia, coloro che nessuno vede. Questo è stato uno dei grandi insegnamenti evangelici di Papa Francesco: vedere chi non è visto. E poi, come diceva il nostro Beato Martire Don Pino Puglisi, si impara ad amare Dio e come Dio sempre attraverso qualcuno. Questa volta possiamo dirlo a voce alta: in questi dodici anni è stato Lui, Papa Francesco, a insegnarci a vedere come vede Dio.”

Il ricordo della comunità

“Una persona fantastica, da non dimenticare, da condividere i suoi pensieri sempre dice Giusi, una donna che abbiamo incontrato durante la celebrazione in Cattedrale -. Io ne ho conosciuto tre Papi nella mia vita, lui dal primo momento, dal quel suo ‘buonasera’, mi è rimasto nel cuore. Forse perchè ha condiviso tanti di quei valori che dovremmo condividere anche noi, e diffondere.”

“Io vengo dalla Germania, siamo qui in vacanzadice un turista -, questo è il momento di ricordare il Papa, la sua ideologia era molto buona per il Cristianesimo perchè indirizzava verso i più poveri, specialmente quando era in Argentina mandava tanti messaggi per prendersi cura dei più deboli. Dal mio punto di vista avrebbe potuto fare di più in questi 12 anni, ma comunque ha saputo indirizzare verso la pace, che è ciò che la Chiesa dovrebbe fare oggi.”

“Ha lasciato tanti segni, l’umiltà che aveva, era molto umile”, ricorda un uomo davanti incontrato all’ingresso. “Papa Francesco l’abbiamo tutti nel cuoredice una donna -, e ci tengo tanto a pregare per questo male nel mondo. Per questo lo amiamo, Papa Francesco, perchè si affiancava ai poveri, agli umili, agli emarginati, per tutti quelli che non esistono per alcuni ‘di alto livello’.”

“Il suo magistero, il suo esempio, la sua testimonianza dice padre Giorgio Scimeca -, era per noi sacerdoti una figura di riferimento. Lo seguivo nei suoi testi che venivano pubblicati, come ‘Amoris letizia’, ‘Vangeli gaudium’. L’ho sempre seguito e prego che dal cielo interceda per la Chiesa di oggi. La Chiesa saprà scegliere il successore di Pietro in modo tale che questa Chiesa vada sempre incontro a Cristo, ed edifichi il Regno di Dio. Francesco era un uomo di dialogo, abbiamo visto in ‘Fratelli tutti’, un documento sulla fratellanza umana, anche nei ‘Vangeli gaudium’. A me come pastore interessa anche il capitolo 8 di ‘Amoris letizia’, sulle difficoltà nelle coppie nel matrimonio.”

“Un Papa semplice, molto vicino alle personedice Rosa, seduta davanti i gradini della Cattedrale -, e soprattutto agli ultimi. Questo sicuramente quello che mancherà.”

“In maniera chiara, era molto diretto nei messaggi per i giovanidice Giulia, una giovane intervistata -. Una frase che ho letto da poco diceva: Non andate mai a letto senza aver fatto pace. La sua semplicità è un esempio. Speriamo che si continui sulla stessa scia.”

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