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martedì, 17 Giugno 2025
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Un piano per un mega parco eolico nel Mediterraneo

Il progetto prevede un mega parco eolico a 60 chilometri dalle coste siciliane e di fronte alle coste tunisine. Si chiama MeDWos, Mediterranean wind off shore. Punta all’installazione di pale eoliche ancorate, ma attaccate al fondale. Dovrebbero essere 190 le turbine, in grado di generare, a regime, una potenza di 2,9 gigawatt. Gli investimenti stimati sono di nove miliardi di euro e vede in prima linea Toto holding e la sua controllata Renexia, branch operativa nel comparto delle energie rinnovabili. Già presentata la domanda – come riporta il Sole24ore – al ministero delle Infrastrutture per la concessione marittima necessaria e lo scooping inviato al ministero dell’Ambiente. L’obiettivo è di ottenere, entro il primo semestre del 2023, la valutazione di impatto ambientale. Poi sarà la volta del piano finanziario del fondo statunitense Apollo Global management.

Le caratteristiche del piano per il parco eolico nel Mediterraneo

Le grandi pale eoliche non saranno fissate nel fondale marino, ma con un avanzato sistema di ancoraggi. L’obiettivo è quello di ridurre in modo significativo l’impatto sull’ambiente, in un’area di mare scelta in base alla profondità, che varia dai 100 ai 600 metri. Le pale saranno collocate a circa 3,5 chilometri l’una dall’altra. “La distanza – chiarisce Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, al Sole24 ore – è stata giudicata adeguata per non ostacolare in nessun modo sia il traffico marittimo commerciale, sia quello turistico, nonché per non disturbare le rotte migratorie degli uccelli. In ogni caso la distanza del parco eolico dalle coste siciliane è tale per cui l’impianto sarà totalmente invisibile dalla costa”.

Tra economia e ambiente

Il dg riferisce anche di un dialogo avviato con associazioni ambientaliste, nei mesi scorsi. Su ogni pala, prevista l’installazione di radar e telecamere capaci di tracciare e segnalare gli spostamenti dei cetacei presenti nel Mediterraneo. Da realizzare anche un alloggiamento idoneo su ogni pala per consentire agli uccelli migratori di posarsi, e riposare, durante i voli di trasferimento dall’Africa all’Europa e viceversa. “Un investimento imponente con un significativo impatto sull’economia dell’isola anche sul fronte dell’occupazione – spiega Toto –. Abbiamo incaricato Deloitte di elaborare una stima sull’effettivo impatto del progetto sull’occupazione locale, sulla scorta di quanto già abbiamo fatto negli Stati Uniti. Una volta completati i lavori – continua Toto -, prevediamo entro la prima metà del 2025, l’impianto andrà a fornire energia a 3,4 milioni di famiglie con un fatturato medio compreso tra i 120 e i 150 euro per Megawatt per oltre un miliardo di euro l’anno”.

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