Un giornale online con la vocazione per “l’informazione di prossimità”, con l’attenzione rivolta ai temi legati al sociale – dalla solidarietà all’integrazione – e con lo sguardo aperto agli “ultimi”, alle loro storie e alle loro vite. Attorno a questo cardine ruota il progetto de ilMediterraneo24.it, che si estende anche alla formazione di giovani giornalisti, provenienti da contesti di svantaggio sociale, e alla gestione della comunicazione per conto di organizzazioni non profit, cui viene dedicato spazio anche sul sito.
Il progetto è nato da una condivisione di idee e visioni tra giovani professionisti, siciliani di nascita e di adozione. A permetterne lo sviluppo è stata la vittoria del contest “New technology for welfare lab”, promosso dalla Caritas di Palermo assieme agli Uffici di Pastorale giovanile e Pastorale sociale e del Lavoro della diocesi di Palermo e in collaborazione con il Progetto Policoro. Dal percorso di accompagnamento allo sviluppo della start-up, curato dall’impresa sociale Kòrai-Territorio, Sviluppo e Cultura, è nata un’altra impresa sociale: “Il Mediterraneo Scarl”, che è l’editore del giornale online.
Una squadra straordinaria mi accompagna in questa esperienza di servizio, sia da un punto di vista editoriale sia sociale. Il sito web è stato realizzato da Giuseppe Madonia, ingegnere informatico con il pallino per la fotografia, che ne eseguirà gli aggiornamenti. Gli approfondimenti saranno curati da Lisa Sanfilippo, giornalista pubblicista e web content editor, e da Lilia Ricca, anche lei giornalista pubblicista. La cura dei rapporti con le organizzazioni non profit è affidata a Bandiougou Diawara, mediatore culturale e operatore sociale, nato in Mali ma profondamente affascinato da Palermo, dove ha scelto di vivere e impegnarsi.
Il nostro obiettivo è quello di colmare un vuoto nell’editoria siciliana, unendo professionalità diverse e scommettendo sulla comunicazione sociale. Così gli articoli del giornale online racconteranno il mondo del volontariato e le politiche che dovrebbero promuovere azioni di inclusione e di coesione, ma anche iniziative e attività delle organizzazioni non profit e storie di vita delle persone aiutate e dei volontari. Con il lettore intendiamo instaurare un “patto”. Pensiamo l’interazione con lui come una risorsa da “curare” in modo da avviare un dialogo e creare una “comunità”, attraverso il sito e i canali social.
Il progetto giornalistico sarà sviluppato anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio delle Comunicazioni sociali della diocesi di Palermo e Radio Spazio Noi, che metterà a disposizione le proprie frequenze per veicolare le “buone notizie” del giornale online e i propri spazi per ospitare i corsi di formazione gratuiti rivolti agli aspiranti giornalisti che, grazie a questo progetto, potranno avvicinarsi alla professione.