PALERMO. La musica come bussola per non smarrire la memoria. Per Alex Vecchietti, artista palermitano classe 1985, ogni canzone è un atto di resistenza, un frammento di vita che diventa voce collettiva. Lo dimostra il suo nuovo singolo “Dimentica”, pubblicato il 19 settembre 2025 per l’etichetta Retro Reverb Records, che anticipa l’album “Oblio” in uscita il 17 ottobre.
Vecchietti non ha paura di sporcarsi le mani con temi scomodi. “Dimentica” non è un brano consolatorio, ma una denuncia chiara e diretta: l’amnesia sociale, alimentata da social media e politica, rischia di ridurre tutti a spettatori distratti e smemorati. A ispirarlo è stato George Orwell con il suo romanzo 1984, una lente attraverso cui guardare al presente. «Viviamo un’erosione del senso critico – racconta – e la musica può essere un modo per scuotere, per ridare attenzione al valore della memoria».
La sua storia è quella di un ragazzo cresciuto a Palermo, con la musica nel sangue e il desiderio di esplorare il mondo. Londra è stata la sua palestra creativa, un luogo dove affinare tecnica e coraggio artistico. Poi il ritorno in Italia, nuove collaborazioni e la scelta di inseguire un percorso solista che lo ha portato a pubblicare album intensi e diversi tra loro: da “The Good Fight” a “Blessed”, fino a “Per Pugnam Vicimus Lucem”.
Con “Dimentica” e il nuovo album “Oblio”, Vecchietti mette insieme le sue radici e le influenze internazionali. L’elettronica incontra il dream pop, la malinconia convive con l’energia di un suono pulito e avvolgente. Una cifra stilistica che non vuole solo piacere all’ascolto, ma anche far pensare.
Per l’artista palermitano la musica resta una forma di impegno civile e umano: «Ogni nota è memoria, e senza memoria non c’è futuro».