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mercoledì, 20 Agosto 2025
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Soufien, volontario nell’ospedale in cui è morta la moglie. “Così continua il mio amore per lei”

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Soufien Giuseppe Zitoun, oggi 41 anni, è nato a Mazara da genitori immigrati tunisini e di religione musulmana. Il suo amore per Giusi Asaro è andato oltre gli steccati religiosi tanto da sposarla con rito misto, nel Santuario della Madonna del Paradiso. Una vita all’insegna dell’impegno la sua. Studi presso la scuola elementare tunisina (in lingua araba e francese) e poi in quella italiana fino alla formazione in ambito della mediazione culturale. È stato il primo consigliere comunale aggiunto a Mazara del Vallo ed è cresciuto nell’ambiente cattolico-cristiano, collaborando con la Caritas diocesana per lo sportello immigrati, con le suore Francescane, con la Fondazione “San Vito onlus”. L’incontro con Giusi è stato per lui un momento centrale della sua vita. L’ha davvero cambiata. Una storia d’amore profonda, ma che ha subito una scossa inattesa. La moglie da lì a poco si ammala: scopre un tumore. In ospedale Soufien incontra il cappellano don Antonino Favata, che «è stato vicino a me, ai miei suoceri e a Giusi accompagnandola con la preghiera e con la grazia dei sacramenti e prepararla al suo passaggio da questa vita terrena al Paradiso». Quel momento ha inciso nella vita dell’uomo, che, dopo la morte di Giusi, inizia a fare il volontario in ospedale col gruppo Vom (Volontari Ospedale Mazara). Una scelta che sembra voler dar seguito a quel rapporto che non si è mai interrotto in quelle stanze. E una testimonianza che ha una forte impronta cristiana. Tanto che Soufien, nel giorno di Pentecoste, ha ricevuto il battesimo nella cattedrale di Mazara del Vallo.

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