PALERMO. Da venerdì 19 a domenica 21 settembre torna a Palermo IT.A.CÀ migranti e viaggiatori, il festival di turismo responsabile nato a Bologna nel 2009 e oggi diffuso in undici regioni italiane con venti tappe complessive. Per il capoluogo siciliano si tratta della sesta edizione consecutiva, promossa da un gruppo di realtà che hanno fatto della sostenibilità un impegno concreto: Palma Nana, Cotti in Fragranza, Libera il G(i)usto di Viaggiare e Addiopizzo Travel, in collaborazione con numerosi partner locali.
Il nome stesso del festival racchiude un doppio significato: in dialetto bolognese, “it.a.cà” suona come “sei a casa?”, mentre richiama anche Itaca, l’isola di Ulisse, simbolo universale del viaggio e della ricerca di senso. Un invito a sentirsi a casa in luoghi nuovi, scoprendo territori e comunità in maniera rispettosa ed etica. “Portiamo IT.A.CÀ a Palermo per creare un momento annuale di riflessione, a più voci – spiegano gli organizzatori – per una diversa visione del turismo. Vogliamo far conoscere luoghi, persone e storie spesso sconosciute, che contribuiscono a un nuovo racconto di una Palermo sostenibile dal punto di vista etico, ambientale e sociale”.
Custodire il futuro
Il tema dell’edizione 2025 è “Custodire il futuro”, un concetto che a Palermo si intreccia con la sua identità di città-mosaico, scrigno di popoli, culture e storie millenarie. Custodire significa non solo preservare il patrimonio del passato, ma assumersi la responsabilità di scelte quotidiane e collettive capaci di garantire un domani equo e sostenibile. Dalla cura degli spazi urbani alla tutela ambientale, dalla partecipazione civica alla solidarietà, ogni gesto diventa seme per il futuro.
Il festival offrirà itinerari, incontri, laboratori e momenti di cittadinanza attiva che spazieranno dal centro storico alle periferie. Obiettivo: proporre un modello di turismo che non consumi la città, ma che la faccia diventare bene comune, coniugando il benessere dei cittadini e quello dei visitatori.
Il programma
Il calendario palermitano si apre venerdì 19 settembre con la visita al Museo delle Città del Mondo – Countless Cities di Farm Cultural Park (via Maqueda 206), spazio che riflette sui grandi temi urbani globali e propone la città come piattaforma di cambiamento.
Sabato 20 settembre la giornata si divide in due momenti: al mattino l’itinerario “Custodi di quali futuri” presso gli Orti delle Fate, con le testimonianze di cittadini e associazioni impegnati per una Palermo più giusta e sostenibile; nel pomeriggio, in occasione del World CleanUp Day, spazio al plogging sul litorale di Capaci con l’iniziativa “Samurai dei rifiuti”, unendo camminata, conoscenza del territorio e raccolta dei rifiuti.
Domenica 21 settembre si parte con una cooking class dedicata alle panelle nel laboratorio di Cotti in Fragranza (vicolo Infermeria dei Cappuccini), esperienza che intreccia tradizione gastronomica e inclusione sociale. Nel pomeriggio, alle 17, tappa conclusiva a Brancaccio, con testimonianze sulla bellezza resistente di un quartiere segnato dalla storia di don Pino Puglisi e la piantumazione di alberi sul bene confiscato ai Graviano, oggi sede del progetto “Terra Promessa”.
Una quota verde per piantare alberi
Ogni attività prevede una “quota verde” di 3,50 euro, che non è solo contributo simbolico ma gesto concreto: l’intera somma raccolta sarà destinata all’acquisto e alla piantumazione di alberi proprio a Brancaccio, trasformando la partecipazione in impegno collettivo per il futuro. Un modo per legare l’esperienza culturale e sociale del festival a un risultato tangibile di rigenerazione ambientale. Per informazioni e prenotazioni: 091 303417 o scrivendo a palermo@festivalitaca.net.