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giovedì, 13 Novembre 2025
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Al Castello di Maredolce la mostra “Sicilitudine”: volti e storie dal cuore della Sicilia

Con gli scatti in bianco e nero del fotografo Massimiliano Ferro si è aperta la rassegna “Santi e Sapuri – Storie di Fidi e Tavulati siciliani”, promossa dall’associazione Parco e Castello di Maredolce aps. L’iniziativa, inaugurata nel cuore di Brancaccio, punta a valorizzare le radici culturali della Sicilia e a portare la bellezza della tradizione anche nelle periferie

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PALERMO. Un viaggio fotografico tra volti, tradizioni e radici della Sicilia più autentica. È questo lo spirito della mostra “Sicilitudine” del fotografo Massimiliano Ferro, inaugurata nello scenario suggestivo del Castello di Maredolce, a Palermo. L’esposizione ha aperto la rassegna culturale “Santi e Sapuri – Storie di Fidi e Tavulati siciliani”, promossa dall’associazione Parco e Castello di Maredolce aps, che proseguirà nei prossimi giorni con due appuntamenti: il 13 settembre al Villino Florio e il 20 settembre al Circolo Ufficiali.

I volti della Sicilia interiore

Scatti in bianco e nero raccontano l’entroterra siciliano: sorrisi, speranze e storie raccolte da Ferro durante i suoi viaggi, tra incontri, ascolto e dialoghi. Un mosaico umano capace di restituire emozioni profonde e indelebili.
Sicilitudine è la traduzione visiva dei miei viaggi nell’entroterra – spiega Ferro –. Ho raccolto esperienze, aneddoti e racconti che hanno trovato la loro forma naturale nelle fotografie. Nei paesi dell’interno si respirano autenticità che in città spesso non si colgono: realtà che arricchiscono e che porti dentro di te”.

Cultura che rigenera le periferie

L’iniziativa ha registrato grande partecipazione, segno che anche un quartiere periferico come Brancaccio può diventare luogo di connessione tra passato e presente.
Da 28 anni lavoriamo per valorizzare questo spazio – sottolinea Domenico Ortolano, presidente dell’associazione –. Nonostante i cantieri per la riqualificazione del complesso monumentale, siamo riusciti a ospitare la mostra di Ferro per dare un segnale al territorio e alla città”.
A ribadire il valore sociale dell’iniziativa è anche la vicepresidente Giusi Scafidi: “È fondamentale che la cultura entri nelle periferie, perché contribuisce a formare una nuova generazione consapevole delle potenzialità dei propri luoghi. Non è solo recupero urbano, ma soprattutto recupero umano”.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 20 settembre.

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