AGRIGENTO. Ogni anno migliaia di giovani lasciano la Sicilia per cercare altrove ciò che qui manca: opportunità, diritti, futuro. Dopo tre anni di lavoro collettivo, da Catania a Trapani, da Palermo alle aree interne, 45 organizzazioni siciliane si uniranno il 15 novembre a San Giovanni Gemini per firmare il Patto per Restare, il documento che dà vita al primo movimento indipendente regionale per il diritto a restare.
Il Patto è il risultato di un percorso avviato nel 2022 e promosso dal Centro Studi Giuseppe Gatì attraverso il progetto “Questa è la mia terra”. Negli ultimi tre anni, decine di associazioni, fondazioni e spazi culturali si sono incontrati in festival, assemblee e cantieri territoriali per costruire una visione comune e proposte concrete per affrontare le cause dello spopolamento e della fuga dei giovani.
“Il nostro lavoro nei territori non basta se non riesce a cambiare anche le istituzioni. Le esperienze nate dal basso devono diventare sistemiche, entrare nelle politiche pubbliche e cambiare le cose in profondità” dichiara Carmelo Traina, presidente del Centro Studi Giuseppe Gatì, promotore dell’iniziativa.
Il Patto per Restare unisce le realtà che vogliono una Sicilia libera nelle scelte e giusta nelle opportunità, dove il futuro non sia una fuga ma una possibilità. Una Sicilia aperta, europea e mediterranea, capace di garantire pari diritti e opportunità a chi resta, a chi torna e a chi arriva. Un movimento che afferma la libertà di restare come diritto, la responsabilità verso il proprio territorio come dovere, e la partecipazione come strumento di trasformazione collettiva. Perché restare non è una rinuncia, ma una scelta politica di cura e di impegno.
Una rete che attraversa la Sicilia
Le 45 organizzazioni che hanno sottoscritto il Patto per Restare rappresentano un mosaico ampio e diversificato del tessuto civico siciliano. Sono attive in tutte e nove le province, con una distribuzione che riflette la vitalità diffusa dei territori: Agrigento 24,7%, Palermo 19,8%, Catania 13,6%, Caltanissetta 9,9%, Siracusa 8,6%,
Trapani 7,4%, Ragusa 6,2%, Messina 4,9%, Enna 4,9%.
Complessivamente le realtà aderenti rappresentano oltre 1.500 tra associati e volontari attivi, impegnati quotidianamente in progetti di rigenerazione sociale, culturale ed economica. Gli ambiti principali di attività riguardano:
- Giovani e politiche giovanili;
- Partecipazione civica e cittadinanza attiva;
- Cultura ed educazione;
- Lavoro e sviluppo locale;
- Ambiente e sostenibilità.
Si tratta di associazioni, cooperative, fondazioni e collettivi che operano su temi che spaziano dalla formazione e inclusione sociale alla valorizzazione dei territori e dei beni comuni, dalla promozione del lavoro giusto e dell’impresa sociale alla lotta contro lo spopolamento. Insieme formano una rete di 45 presidi civici che, dalle aree interne alle grandi città, contribuiscono a costruire una Sicilia in cui restare diventa una scelta collettiva e possibile.
Programma dell’Assemblea
Sabato 15 novembre 2025, dalle ore 15.30 alle 18.30
San Giovanni Gemini (AG) – Centro Fieristico, Via A. Meglio 5
- 15.30: Accoglienza e registrazioni
- 16.00: Apertura dei lavori e introduzione, racconto del cammino che ha portato alla nascita del movimento regionale per il diritto a restare.
- 16.30: Interventi delle organizzazioni aderenti. Brevi contributi e testimonianze delle organizzazioni che hanno sottoscritto il Patto.
- 17.15: Firma collettiva del Patto per Restare. Momento ufficiale di sottoscrizione pubblica del documento programmatico.
- 17.45: Elezione del Coordinamento regionale. Nomina del primo Coordinamento del Movimento, incaricato di guidare le azioni nel 2026.
- Ore 18.15: Chiusura dei lavori e saluti
A seguire, momento conviviale informale tra i partecipanti.
Organizzazioni aderenti (al 5 novembre 2025)
- 90100lab (Palermo)
- ADIS (Licata)
- Aiutiamo Colapesce (Aragona)
- Associazione borghi più belli d’Italia in Sicilia (Sicilia)
- Associazione Liber…i (Salemi)
- Associazione Parco Cava – Grotta del Drago (Scordia)
- Associazione Ricreativa e Culturale John Belushi APS (Agrigento)
- Avola Book Festival – Fuori Luogo (Avola)
- Babbaluci fuori dal guscio (San Giuseppe Jato e San Cipirello)
- Badia Lost & Found soc. coop. (Lentini)
- Beddamé (Joppolo Giancaxio)
- Catania Book Festival (Catania)
- Centro Studi Giuseppe Gatì (Campobello di Licata)
- CIVES (Caltagirone)
- Coordinamento giovani CGIL Palermo (Provincia di Palermo)
- cori.theproject (Cammarata/San Giovanni Gemini)
- E1 APS (Casteltermini)
- Facciamocisentire (Santo Stefano Quisquina)
- Facilmente APS (Aragona)
- Flet (Piana degli albanesi)
- Fondazione Marea Ente Filantropico ETS (Sicilia)
- Il circo pace e bene (Milena)
- Isola Catania Impresa Sociale S.r.l. (Catania)
- Local Impact Aps (Agrigento)
- Lycoworking aps (Licodia Eubea – Monti Iblei e Calatino)
- Maghweb (Palermo e provincia, Sicani)
- Make Hub (Licata)
- Meraki testa dell’acqua (Testa dell’acqua, Noto)
- Nun si parti (Sicilia)
- Partecipazione Politica – Gruppo Civico Mazara (Mazara del Vallo)
- RadicaHub (Campobello di Licata)
- Radici al quadrato (Serradifalco)
- Rete degli Studenti Medi – Monti Sicani (Monti Sicani)
- RUM – Rete Universitaria Mediterranea (Palermo)
- RIFAI Rete Italiana dei Facilitatori delle Aree Interne (Palermo, Agrigento)
- Scuola di Restanza e Futuro (Palermo e provincia)
- South Working – Lavorare dal Sud ETS (Sicilia)
- Spazio Giovani Generazioni (San Giovanni Gemini)
- SVI.MED. ETS – Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile (Ragusa)
- T.T.T. Tierra Techo Trabajo aps (Agrigento)
- Trame di Quartiere (Catania)
- UDU Palermo – Unione degli Universitari (Palermo)
- Unione Giovani di Sinistra (Sicilia)
- Via delle rondini (Santo Stefano Quisquina)
- Zagara ETS (Catania)







