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mercoledì, 22 Ottobre 2025
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“Jail to Job”: un ponte tra giustizia e lavoro. Ora un passo avanti anche dal carcere ai cantieri

Il progetto della cooperativa Rigenerazioni Onlus, sostenuto dalla Fondazione San Zeno, cresce e si consolida tra Sicilia e Campania. Nuovo accordo con Ance Palermo per formare e inserire nel settore edile persone che hanno scontato una pena. Già 17 assunzioni e oltre 100 aziende coinvolte

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PALERMO. Costruire ponti tra il carcere e il mondo del lavoro: è questa la missione di “Jail to Job”, il progetto promosso dalla cooperativa sociale Rigenerazioni Onlus e sostenuto dalla Fondazione San Zeno, che in poco più di un anno ha già prodotto risultati concreti in Sicilia e in Campania. Dopo le prime esperienze positive, il programma si rafforza con un nuovo accordo siglato con Ance Palermo, l’Associazione dei Costruttori Edili, che apre la strada a nuove opportunità di formazione e occupazione nel comparto delle costruzioni.

“Questo progetto tiene conto di temi centrali come la responsabilità sociale d’impresa – afferma Giuseppe Puccio, presidente di Ance Palermo – e rappresenta un’occasione concreta per rispondere sia al bisogno di reinserimento di chi ha scontato una pena, sia alla carenza di manodopera nel settore edile”.

Avviato nel giugno 2024, Jail to Job coinvolge una rete ampia di partner, tra cui le cooperative L’Arcolaio e Lazzarelle, diversi istituti penitenziari e gli UEPE di Palermo, Siracusa e Napoli. L’obiettivo è creare un modello stabile di politiche attive del lavoro dedicate al mondo carcerario, capace di mettere in dialogo istituzioni, imprese e comunità.

I risultati parlano chiaro: nella prima annualità, il progetto ha attivato 26 tirocini di inclusione sociale, da cui sono già nate 17 assunzioni stabili. A Palermo sono state profilate 62 persone, con 12 inserimenti lavorativi e 8 tirocini; a Siracusa 54 persone coinvolte e 11 tirocini attivi; a Napoli 54 donne seguite, 40 matching con imprese e 6 tirocini, uno dei quali già trasformato in contratto. In totale, oltre 110 aziende hanno aderito al percorso, partecipando a momenti di mentoring e career day.

La seconda annualità segna un ulteriore passo avanti: è stato rilanciato il Consiglio di Aiuto Sociale del Tribunale di Palermo, con il coinvolgimento operativo di Rigenerazioni, e definito un Protocollo d’intesa con il Comune di Palermo per strutturare percorsi di inclusione tra pubblico e privato.

Jail to Job continua con grande slancio e concretezza a creare processi virtuosi di inclusione socio-lavorativa – sottolinea Nadia Lodato, coordinatrice del progetto –. L’adesione di realtà come Ance Palermo ci permette di rafforzare la sinergia tra sistema penitenziario e imprese, generando valore per tutta la comunità”.

Un’iniziativa che dimostra come il lavoro possa diventare il primo strumento di giustizia riparativa, capace di restituire dignità alle persone e sicurezza sociale ai territori.

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