PALERMO – Il Movimento Educativo ha scelto di lanciare una raccolta firme per stimolare la sperimentazione di un modello di città basato sull’apprendimento permanente e sull’educazione come bene comune al fine di creare le condizioni per uno sviluppo sociale, economico e ambientale sostenibile.
“Come individui e come collettività – scrive il Movimento Educativo – in questo modo, stiamo rinunciando a sognare un mondo migliore. Come reagire davanti ad uno scenario fatto di disgregazione, vulnerabilità, di tempo che mette in mora? Interrogarsi su ciò, significa ammettere l’esistenza di una “crisi della politica del futuro”, ossia un’incapacità di chiedersi quale sia l’idea di futuro e con quali mezzi favorirne la realizzazione al fine di mobilitare risorse ed energie per promuoverne la visione”.
Il manifesto del Movimento Educativo arriva a conclusione di un tour per le 8 circoscrizioni della città di Palermo in ascolto di più di 300 cittadini che hanno evidenziato l’esigenza di una politica volta alla tutela della questione ambientale, della promozione delle relazioni all’interno del tessuto cittadino, della creazione di spazi e luoghi per la convivenza pacifica e intergenerazionale.
Il manifesto del Movimento Educativo
In particolare AI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI
Il Movimento chiede di:
1) AGIRE concretamente per favorire la creazione di legami tra i soggetti che in città si occupano di inclusione, intercultura, educazione formale, informale e non-formale;
2) CONOSCERE E FAR CONOSCERE le esperienze urbane dove meglio si può praticare l’apprendimento, realtà che educano a esplorare, capire, dibattere, provare, incontrare, domandare;
3) INDIVIDUARE un modello organizzativo che segua un metodo “ecologico” al fine di determinare obiettivi integrati ed adeguati alle condizioni dell’ambiente circostante, alle caratteristiche delle comunità o ai diversi gruppi culturali;
4) ATTREZZARSI di letture critiche e scientifiche delle prassi in atto, in modo da offrire un quadro su cui pianificare l’intervento pedagogico di educazione permanente;
5) FORNIRE STRUMENTI per realizzare un progetto educativo cittadino che favorisca la cittadinanza attiva, sviluppi il senso di appartenenza sociale e culturale alla città, sia un cantiere aperto per lo scambio di esperienze pubbliche e private, per la riflessione su metodologie e sperimentazioni formative.
Presupposto per tale intervento politico-istituzionale è la creazione di un luogo dove consentire la domanda di partecipazione alla vita della città e dar voce all’esigenza, avvertita come imperiosa, di declinare risposte alle domande concrete, reclamate on the street, provenienti dalla comunità”.
Lo stesso Movimento Educativo continuerà ad essere un laboratorio permanente di pensiero, di riflessione e di azione, uno spazio aperto di dialogo intergenerazionale e contemporaneo, attivatore di momenti utili allo scambio di idee, memorie, opinioni, innovazioni.
L’adesione al manifesto potrà avvenire cliccando al seguente link https://chng.it/8FgSfSDYfj.