PALERMO. Un “Tempo d’estate” che sa “d’inverno” quello dei bambini palermitani grazie al Bando dei Centri estivi 2025, che, col Ferragosto alle porte e a poco più di 20 giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico lascia l’amaro in bocca tra alcuni Enti del Terzo settore.
Il Bando – nonostante lo scorrimento della graduatoria (avviso del 7 agosto e avviso del 1° agosto) relativo agli enti ammessi al finanziamento – al momento della pubblicazione mesi fa aveva già generato un malcontento da una parte del Terzo settore (ne abbiamo parlato qui). Alcune associazioni non hanno aderito trovandosi di fronte a delle incongruenze rispetto al 2024.
Difficoltà come il ritardo di pubblicazione dell’Avviso e la presentazione a sportello, la fascia d’età 3-14 anni senza distinzione dei progetti per fascia d’età; la non dislocazione nelle aree Circoscrizionali, che, nel 2024 aveva dato la possibilità di partecipare a più associazioni per quartiere, quindi il mancato coinvolgimento dei servizi sociali territoriali piuttosto che più progetti ammessi per le medesime associazioni specializzate in altri settori rispetto al lavoro con i minori a fronte di alcune associazioni tagliate fuori.
Proprio tra le associazioni tagliate fuori c’è l’Associazione Castello e Parco di Maredolce. “La nostra associazione non è stata inserita – dichiara la vicepresidente Giusy Scafidi -, dopo che per 8 anni abbiamo sempre potuto collaborare con l’Amministrazione per lo svolgimento di importanti attività estive rivolte ai bambini dello Sperone. Notiamo, invece – sottolinea Scafidi -, cosa mai accaduta prima, lo scorrere della graduatoria per ulteriori risorse a favore dei centri estivi, uscite fuori come per magia.”
“Troppe criticità nel Bando di quest’anno – continua la vicepresidente dell’Associazione -, nell’espletamento di procedure con una serie di slittamenti che arrivano fino a oggi, per quella che noi definiamo una ‘farsa’. Sappiamo che qualche associazione ha pure rinunciato. Auspichiamo, per il periodo di Natale, un Bando per i bambini che sia chiaro, e che ricada in tempi idonei per le famiglie.”
“Ci dispiace per i tanti bambini dello Sperone – conclude Scafidi -, che purtroppo sono rimasti fuori insieme alla nostra Associazione, alla quale le famiglie del quartiere si sono sempre rivolte per un Tempo d’estate che stava diventando un Tempo d’inverno.”
Alla fine di questo giro di boa e prima di rientrare tra i banchi scolastici sarà utile comprendere realmente quanti bambini e adolescenti anche con disabilità avranno partecipato alle attività estive del loro quartiere e della loro città. Nel ricordo di una vera estate… palermitana.