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giovedì, 23 Ottobre 2025
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Angelo Sicilia premiato a Raffadali. Alessi: “Riferimento per impegno nella legalità”

La cerimonia nel pomeriggio di sabato 29 luglio presso la Sala Consiliare con una forte presenza di pubblico

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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AGRIGENTO. A Raffadali, in una Sala Consiliare gremita di pubblico, il puparo Angelo Sicilia riceve il riconoscimento per la Legalità all’interno del Premio Nazionale “Alessio Di Giovanni” diretto da Enzo Alessi. Alla cerimonia di consegna nel pomeriggio di sabato 29 luglio erano presenti Enzo Alessi, il primo cittadino Silvio Cuffaro e la giuria di valutazione del Premio, che ogni anno premia scrittori, poeti, artisti, musicisti impegnati nel sociale.

Con la premiazione ad Angelo Sicilia, Alessi manifesta la sua vicinanza al puparo siciliano dopo i recenti fatti che lo hanno visto coinvolto in un’aggressione durante un suo spettacolo sulla storia di Don Pino Puglisi qualche mese fa.

“Don Pino Puglisi diceva sempre o si è cristiani o si è mafiosi spiega Angelo Sicilia. Non si può essere tutte e due le cose. Nel momento prima dell’aggressione stavo citando quelle stesse parole che Don Pino disse durante una delle sue ultime messe: ‘A chi crede di essere il proprietario della volontà degli altri noi diciamo: Non è l’odio la forza che muove il mondo ma l’amore”.

“Angelo Sicilia per noi è un punto di riferimento importante ed è per questo che noi lo premiamo: per il suo impegno costante per la legalità. E più qualcuno cerca di impedirglielo e più noi gli saremo vicini”, dichiara Enzo Alessi.

E continua così a proposito del Premio: “Il Premio Alessio Di Giovanni ha una lunga tradizione. Sono 26 anni e si premiano sempre personalità che si collegano al grande lavoro che fece questo grande poeta e scrittore della Val Platani, legato profondamente al territorio. Uomo giusto, uomo che disse no alla mafia. Ogni anno abbiamo dato riconoscimenti che vanno nel sociale, per la cultura, per la musica, per tutti coloro che danno un contributo serio ai valori della legalità”.

Da oltre 25 anni, Angelo Sicilia porta in giro per l’Italia e all’estero, il suo teatro dei pupi antimafia contribuendo a diffondere una cultura della legalità e i principi della reciproca tolleranza e del rispetto attraverso i personaggi in scena vittime di mafia e non solo. Personaggi come Padre Pino Puglisi, lo spettacolo più rappresentato da Angelo Sicilia di cui quest’anno ricorrono i 30 anni dalla morte. E personaggi come i magistrati Falcone e Borsellino, Francesca Morvillo, il giudice Rosario Livatino, Pio La Torre, Peppino Impastato e Biagio Conte, a cui il puparo dedicherà un prossimo spettacolo in fase di elaborazione.

“Questo premio per me è molto importante dichiara Angelo Sicilia perché è un incoraggiamento a continuare ad andare avanti in un periodo in cui probabilmente sulla questione attenzione alla mafia si registra un calo. Enzo Alessi, direttore artistico di questo Premio, mi ha subito chiamato dopo i fatti di qualche mese fa e mi ha voluto ringraziare e incoraggiare con questo Premio. Per cui, sono molto contento di essere qua. Non è la prima volta che veniamo, a Raffadali, ma ogni volta teniamo ad esserci con grande piacere”.

Il Premio Nazionale “Alessio Di Giovanni” è un’iniziativa organizzata dal Comune di Raffadali, dalla Confederazione di Azione Popolare Italiana presieduta da Giuseppe Sicurello e dall’Accademia Teatrale di Sicilia presieduta da Tonina Rampello.

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