La conferma è arrivata dal Guardian: a finanziare la prima operazione umanitaria della Louise-Michel è stato Bansky. Lo street artist, lo scorso febbraio, aveva dipinto l’imbarcazione ormeggiata nel porto di Camaret, in Bretagna, di rosa e di bianco, e le diede il nome della poetessa e anarchica francese vissuta nell’800. L’obiettivo della nave con il contributo dell’artista è quello di salvare le persone che tentano di raggiungere l’Europa dal Nord Africa attraverso il Mediterraneo Centrale. Ed è proprio quello che sta avvenendo in queste ore. La nave, partita il 18 agosto scorso dal porto spagnolo di Burriana, vicino a Valencia, è ora nel Mediterraneo centrale dove ieri mattina ha salvato 89 persone in difficoltà su un gommone, comprese 14 donne e quattro bambini.
This morning, the #LouiseMichel rescued 89 people from a rubber boat in distress. The survivors are now safe on board the vessel. #SolidarityAndResistance
— LouiseMichel (@MVLouiseMichel) August 27, 2020
L’imprimatur di Bansky nell’immagine che lo caratterizza: la bambina dalla boa di sicurezza a forma di cuore, invece del tradizionale palloncino. La Louise Michel, che batte bandiera tedesca, ha già operato due missioni di soccorso. L’equipaggio, composto da attivisti europei con una esperienza nelle operazioni di ricerca e aiuto in mare, era già stato coinvolto in due interventi per un totale di 105 persone salvate, ora a bordo della nave Ong Sea-Watch 4.
L’impegno di Bansky è cominciato con una mail scritta nel settembre del 2019 a Pia Klemp, l’ex capitana di diverse imbarcazioni di Ong che hanno salvato migliaia di persone negli ultimi anni – riferisce il Guardian. Lo street artist scrive di aver realizzato dei lavori sulla crisi dei migranti e che non può tenere i soldi. “Potresti usarli per acquistare una nuova barca o qualcosa del genere? Per favore mi faccia sapere”, chiedeva. La Kempl ha accettato ed è nata così la Louise Michel.