di Federica Chiarello
PALERMO
Damiana Giordano, Elena Alotta e Francesca Maria Di Matteo hanno conseguito insieme il 10 ottobre 2024 la laurea triennale in Beni culturali: conoscenza, gestione, valorizzazione con il voto di 110 e lode presso l’Ateneo palermitano. Studiavano tutte e tre spesso insieme ed Elena e Francesca si conoscono da prima dell’università.
A marzo 2025 ricevono una mail: sono state insignite del Premio America Giovanidella Fondazione Italia USA e verranno premiate con una cerimonia il 24 giugno 2025 a Roma presso la Camera dei Deputati. E grazie al premio vincono una borsa di studio a copertura totale per un master esclusivo della fondazione stessa “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”
Le ragazze oggi frequentano online questo master che trovano molto stimolante, e importante per le loro carriere. E ovviamente sono molto emozionate per la premiazione. Inoltre, continuano a studiare per conseguire la laurea magistrale in Storia dell’arte sempre presso UNIPA,
Il premio sceglie i vincitori, 1000 ogni anno, “tramite la banca dati delle università italiane, tra le neolaureate e i neolaureati con un piano di studi afferente agli interessi della Fondazione e sulla base di diversi parametri”, come si legge dal sito della Fondazione Italia USA. Non accettano autocandidature. Quindi, per le giovani studentesse è stata veramente una sorpresa questo riconoscimento. I parametri che la Fondazione tiene in considerazione sono “indicativi del loro talento accademico come, tra l’altro, il punteggio di laurea, l’età di conseguimento del titolo, la media degli esami, la data della sessione di laurea, eventuali esperienze all’estero, il curriculum studiorum, e altre valutazioni comparative”, sempre dal sito internet.
Grazie alla sensibilità di Damiana, Elena e Francesca non raccontiamo solo una storia di un successo di tre giovani siciliane, ma attraverso quello che hanno imparato dalla loro carriera universitaria, da questo riconoscimento inaspettato e i loro sogni, possiamo parlare di passione per lo studio oltre i fini professionali, del vero significato dell’università, di percorsi belli e vincenti anche se diversi da come se li aspettano tutti gli altri.
Infatti, rispondono così alla richiesta di dare un consiglio ad altri giovani come loro.
Francesca Maria Di Matteo: “Il mio consiglio è di studiare non solo per un lavoro futuro ma per sé stessi per riuscire ad essere delle persone migliori, più empatiche e riuscire a capire la vita in maniera differente, spesso magari molti ragazzi anche della città di Palermo si perdono, lo studio può portare ad avere una strada ci può riportare nei giusti binari e mi auguro che tutti noi troviamo la propria strada attraverso esso”.
Elena Alotta: “Io consiglio vivamente di intraprendere un percorso di studi che sia affine ai propri interessi, non seguire quello che gli altri vorrebbero […] e seguire le tue passioni e tuoi interessi perché solamente riuscendo a studiare quello che realmente ti piace puoi effettivamente arrivare a fare grandi cose. Infatti, nel mio caso, riuscire a scoprire informazioni nuove riguardo la storia, l’archeologia, la geografia, è stato fondamentale sia a livello di piano di studi universitario ma anche per una conoscenza e una cultura personale, infatti, è stato bello riuscire a parlare con altre persone di argomenti che magari prima non conoscevo realmente, è stato bello poter dare la mia opinione, consiglio a tutti di studiare per l’interesse e per la passione”.
Damiana Giordano: “Il mio consiglio viene da una ragazza [sé stessa] che ha un’età un po’ più avanzata rispetto alle proprie colleghe perché ho 28 anni, quasi 29, quindi ho ripreso a studiare a 24 anni, consiglio di non fermarsi mai, migliorarsi sempre e seguire le proprie passioni nonostante al giorno d’oggi siamo assuefatti al contesto e cerchiamo un indirizzo [di studi] che possa portarci al lavoro che veramente possa essere concreto. E ti senti dire alcune volte “vabbè ma storia dell’arte che cosa studi?”. Ma un impiego arriverà perché comunque ci troviamo in Italia il Paese che ha il maggior numero di beni del patrimonio UNESCO e quindi, bisogna essere sempre speranzosi e seguire il proprio cuore e le proprie passioni”.
Seguire le passioni, non farsi intimorire dagli standard della società. Certo, le lauree servono anche a trovare lavoro ma non dobbiamo rinunciare al diritto e al piacere di studiare per amore della conoscenza e non solo per il futuro lavorativo.