Un lungo viaggio a piedi attraverso il deserto, poi il mare. Lamin è un ragazzo gambiano, arrivato a Palermo nel 2016 come minore straniero non accompagnato. La sua speranza, cercare una vita migliore e studiare. Dopo aver messo i piedi in Italia, ha capito di aver rischiato la propria vita. Ha imparato il significato della parola sopravvissuto. Un’esperienza che lo ha portato a vivere con entusiasmo la sua nuova avventura. Ottimi i risultati: conosce tante persone, impara l’italiano, si iscrive all’istituto alberghiero. Nel suo cuore ha continuato a coltivare la passione per la musica. Tanto che alla prima occasione utile ha partecipato a un progetto promosso dal conservatorio. Viene notato per il suo talento. Tanto da riuscire a superare l’esame di ammissione al conservatorio e proseguire con profitto lo studio di tromba e pianoforte. Il suo sogno sembra essersi realizzato. Ma al secondo anno di conservatorio è costretto ad abbandonare gli studi. Pur avendo pagato la retta, deve lavorare per mantenere la casa dove intanto si era trasferito con dei suoi amici. Ormai è maggiorenne. E deve mantenersi per garantire le sue spese di prima necessità, dall’affitto alle utenze.
Lamin e la sua passione per la musica
Lamin spera di poter riprendere i suoi studi. Dice che “non si può mai finire d’imparare”. Sua, una consapevolezza: quello che potrebbe fare in Italia sicuramente non lo potrebbe fare nel suo paese. Poi, arriva il Covid e anche quei piccoli lavoretti che era riuscito a procurarsi vengono spazzati via da un giorno all’altro: i ristoranti chiudono e Lamin non ha molte alternative. Decide di accogliere in casa sua altri amici che si trovano nella stessa situazione e condividere le spese mensili. Deve dire addio alla sua piccola oasi di tranquillità che gli permetteva, quantomeno, di studiare in pace e di essere indipendente. A ciò si aggiungono ulteriori problemi: nel quartiere non trovano nessuno che faccia un contratto di locazione agli stranieri e, senza un contratto, fanno fatica a rinnovare il permesso di soggiorno.
Il bisogno di una casa e una raccolta fondi per l’affitto di Lamin
Al sogno di diventare musicista si affianca così il bisogno di una casa. Per questo motivo, Refugees Welcome Italia-Palermo lancia una raccolta fondi per garantire il diritto alla casa di Lamin: “L’obiettivo della nostra campagna di crowdfunding è quello di sostenere le spese per l’abitazione di Lamin e di quanti come lui non riescono a realizzare i propri obiettivi perché subiscono atti discriminatori che mettono a rischio anche la sicurezza di avere un tetto sulla testa”. Una donazione importante. In questo momento di pandemia e incertezza, molte persone come Lamin non possono lavorare e sostenere le loro spese di base, non avendo accesso agli aiuti economici previsti dal governo. Grazie alle donazioni, l’organizzazione sosterrà le spese di affitto per 3 o più giovani migranti, per tre mesi. “Si tratta di giovani che fanno parte della nostra rete e che sappiamo essere in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in corso, nonostante il loro impegno a costruirsi una vita a Palermo”.