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lunedì, 2 Giugno 2025
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Morto Fratello Paul Yaw: per lui Biagio Conte fece lo sciopero della fame contro l’espulsione disposta dal decreto Salvini

Idraulico esperto e instancabile lavoratore, Paul ha contribuito alla realizzazione di numerose opere nelle varie sedi della Missione. La sua immagine accanto al fondatore in un murale

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PALERMO. “Questa notte ci ha lasciati Fratello Paul Yaw”. Lo annuncia la Missione Speranza e Carità. Con discrezione e dedizione, per tanti anni ha vissuto e operato all’interno della Missione, diventandone un punto di riferimento prezioso. Idraulico esperto e instancabile lavoratore, Paul ha contribuito alla realizzazione di numerose opere nelle varie sedi della Missione, con le sue mani sapienti e il cuore sempre pronto a servire.

Il suo cammino, però, non è stato privo di ostacoli. Qualche anno fa, a causa del decreto Salvini, Paul fu colpito da un provvedimento di espulsione. In quel momento difficile, a levare la voce in sua difesa fu Fratello Biagio, che iniziò uno sciopero della fame davanti alla casa di don Pino Puglisi, a Brancaccio. Una testimonianza radicale e profonda di solidarietà e giustizia.

Grazie all’impegno dell’avvocato Giorgio Bisagna e al sostegno di tanti cittadini e volontari, il decreto venne annullato. “Fu una battaglia vinta, un simbolo di speranza per chi vive ai margini e rischia di essere dimenticato – ricorda Fabrizio Escheri, uno dei volontari della Missione -. Oggi, Fratello Paul è al cospetto del Signore. Ad accoglierlo, siamo certi, ci sarà proprio Fratel Biagio, con quel sorriso pieno d’amore con cui lo abbracciò il giorno in cui insieme superarono l’ingiustizia”. Don Pino, i missionari, le sorelle e i fratelli accolti, i volontari e i benefattori della Missione si stringono con affetto ai familiari di Paul e a tutta la comunità ghanese di Palermo, “riconoscenti per la testimonianza silenziosa ma eloquente che Fratello Paul ha lasciato”. Il suo ricordo rimane nel murale realizzato da Igor Scalisi Palminteri che ritrae Paul accanto a Biagio Conte.

Il testamento spirituale di Fratello Paul

Nel suo testamento spirituale, Fratello Paul ai missionari, volontari e fratelli e sorelle tutti, scrive: “Prenditi cura della tua vita spirituale e del tuo rapporto con Dio perché questa è la spina dorsale di quello che faccio e di tutto quello che sono. Prenditi cura della tua vita in questa grande famiglia; dona ai tuoi figli amore e non solo soldi, dona molto del tuo tempo, attenzione e amore. Prenditi cura della tua relazione con gli altri. Trasforma la tua fede in vissuto, nel linguaggio, nelle opere specialmente nei bisogni dei fratelli. Stai attento nel tuo parlare, purifica la tua lingua dalle parole offensive, volgari e mondane. Guarisci il cuore con l’olio del perdono, perdonando tutti coloro che ci hanno ferito e medicando le ferite che hai causato ad altri. Dopo, verifica che il tuo lavoro sia fatto con entusiasmo, umiltà, competenza, passione e soprattutto con lo spirito di sapere ringraziare il Signore. Attenzione all’ Invidia, alla lussuria, all’odio e a tutti i sentimenti negativi che nuociono alla nostra pace interiore. Attenzione alla rabbia che può portare alla vendetta, alla pigrizia che conduce all’eutanasia esistenziale, al puntare il dito contro l’altro che porta all’orgoglio, al lamentarsi continuamente che porta alla disperazione. Prenditi cura del fratello, della sorella debole, dell’anziano,del malato, dell’arrabbiato e del senza fissa dimora”.

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