PALERMO. Da Palermo al Mediterraneo orientale, dalla lunga militanza sociale e politica alle onde che lo separano da Gaza. Nino Rocca, 77 anni, volto noto del movimento pacifista e delle battaglie per i diritti in Sicilia, è oggi a bordo della Global Sumud Flotilla, la carovana di imbarcazioni internazionali che cerca di rompere l’assedio di Israele e portare un segnale di solidarietà al popolo palestinese, a Gaza. E’ salito sulla Lady J, partendo da Otranto, per unirsi alla Freedom Flotilla Italia.
Nella notte, dalla sua barca, ha fatto arrivare un messaggio vocale al cantautore Rino Martinez. Nella stessa notte in cui Israele ha incettato e bloccato una ventina di imbarcazioni della Flotilla. La voce è calma, ma ferma: “Per ora stiamo bene – dice – perché ancora non siamo diretti verso Gaza. Noi faremo parte della seconda fase di barche che arriveranno lì. Intanto ci fa piacere vedere come c’è una grande reazione da parte della gente nelle nostre città e in tutta Italia”.
Non è solo il resoconto di un viaggio, ma il riflesso di un pensiero che lega il mare e la terra, chi è in cammino e chi resta ad aspettare: “Stiamo vivendo un momento storico importante – sottolinea Rocca – perché da queste iniziative, noi a mare e voi a terra, si decide se i prossimi anni saranno anni di guerra o di pace. E soprattutto se questo genocidio sarà interrotto e se i responsabili, insieme ai loro complici, saranno condannati dalla Corte Penale Internazionale”.
Le parole scorrono come una rotta tracciata: “Il mondo di domani – conclude – non può essere consegnato alle nuove generazioni senza la luce dei diritti umani. Senza diritti non è possibile la convivenza pacifica tra i popoli”.
In Sicilia la partecipazione di Rocca ha sollevato notevoli reazioni politiche. Valentina Chinnici, deputata regionale del Partito Democratico, ha chiesto al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani di utilizzare ogni canale diplomatico per garantire la sicurezza di Rocca e di tutto l’equipaggio.
La Global Sumud Flotilla, con attivisti provenienti da diversi Paesi, non è la prima iniziativa di questo genere. Già in passato navi solidali hanno tentato di raggiungere Gaza, spesso fermate o bloccate dalle autorità israeliane. Questa nuova missione porta con sé la stessa sfida, la stessa determinazione, la stessa speranza.
Per Nino Rocca, che da anni intreccia il suo impegno civile alle lotte per la pace, il mare è diventato oggi il luogo dove si gioca una partita più grande: non solo arrivare a Gaza, ma dire al mondo che non si può restare in silenzio.
