PALERMO. Il pane, frutto di un processo di creazione artistica e simbolo di condivisione e uguaglianza, è stato l’elemento centrale di “Art.25 – La Casa del Pane”, la performance artistica sul diritto all’abitare che questo pomeriggio ha visto protagonisti gli ospiti dei Poli del progetto POC Dimora.
La performance dall’artista visivo e performer, Gandolfo Gabriele David, ha chiamato in causa i passanti e la città, interrogandoli sui diritti e sulle libertà delle persone. L’esperienza artistica culminata in un happening in Piazza Verdi, a Palermo, è stata il momento conclusivo di un percorso laboratoriale durante il quale l’artista ha coinvolto un gruppo di persone in difficoltà abitativa ospitate dal Polo Martin Luther King.
Attraverso diverse pratiche artistiche, i partecipanti ai laboratori, alcuni dei quali incentrati sulla panificazione, sono stati invitati a prender parte a un confronto sulle tematiche espresse dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, con particolare attenzione all’articolo 25 a cui il titolo della performance fa riferimento: il diritto ad avere un tenore di vita che produca e alimenti il benessere della persona e della sua famiglia, all’assistenza sanitaria uguale per tutte e tutti, a un’abitazione dignitosa e ai servizi sociali necessari.
Lettere fatte di pane hanno composto il messaggio “Sotto lo stesso tetto” attorno al quale ospiti dei poli di accoglienza, operatori e operatrici sociali, attiviste e attivisti, ma anche passanti, si sono aggregati, condividendo insieme al pane uno spazio di dialogo, ascolto di esperienze di vita e proposte volte alla sensibilizzazione e all’affermazione del diritto all’abitare. Lo Chef Pizzaiolo Matteo Rera ha offerto supporto nella realizzazione delle forme di pane.