PALERMO. Un presidio sociale dove le donne sono accompagnate in progetti di autonomia personale, sociale e lavorativa, riscoprendo il proprio valore, creando amicizie e reti di relazioni, trovando un supporto in caso di bisogno, o rischio di violenza. Lo Spazio Donna Zen, nel quartiere San Filippo Neri a Palermo, è gestito dall’associazione Handala, e dal 2014 si portano avanti progetti di empowerment e d’inclusione sociale femminile.
Dopo la pausa estiva, lo Spazio Donna Zen ha riaperto i locali e accoglie le donne in percorsi di socializzazione, supporto, formazione ed empowerment, attraverso attività gratuite che mirano a migliorare le condizioni sociali femminili nell’ambito del benessere personale, famigliare e professionale.
Le partecipanti hanno già iniziato un percorso teatrale con la regista Claudia Puglisi che le porterà a esibirsi in una performance il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Sono diverse le attività svolte durante l’anno nel quartiere periferico di Palermo. Sono stati organizzati laboratori di cucina e di sartoria creativa, in quest’ultimo le partecipanti hanno realizzato le PupazZen e le borse di Lucy. Poi, si svolgono lezioni di accompagnamento alla licenza media. Inoltre, le donne hanno a disposizione anche uno sportello di ascolto, con una psicologa che offre il suo supporto.
“Il nuovo anno è partito bene – commenta Lara Salomone, presidente dell’associazione Handala -, ci sono tante donne che frequentano e che hanno delle aspettative. E questo è molto bello perché vuol dire che c’è il desiderio di emancipazione. Particolare attenzione è riservata alla socialità spesso – aggiunge – le persone che frequentano il centro sono donne diventate madri troppo giovani e al di fuori della propria famiglia non hanno altre relazioni. Per questo motivo si organizzano incontri settimanali per creare reti amicali e sociali attraverso la condivisione di esperienze e vissuti. Il presupposto è che tutte sanno che non è un luogo giudicante o in cui si giudica. Un’esperienza molto positiva – prosegue – sia per la risposta ottenuta, sia perché le persone che hanno frequentano Spazio Donna Zen sono consapevoli e in grado di dare supporto ad altre donne in caso hanno subito violenza”.
Ma le attività non sono circoscritte all’interno dei locali, una volta la settimana le operatrici dell’associazione Handala si recano a casa di alcune donne che preferiscono non uscire per trascorrere del tempo insieme con loro. Oltretutto, sono svolte azioni specifiche per l’abbattimento degli stereotipi di genere, in collaborazione con il movimento collettivo “Non Una di Meno”.
“Un progetto che ha un’attività continuativa nonostante le difficoltà nel recuperare i fondi che ci permettono di sostenerle. Al momento – conclude la presidente – siamo alla ricerca di finanziamenti ma stiamo comunque continuando a portare avanti i percorsi di crescita intrapreso”.
Caterina Ganci