PALERMO. Il Festino delle Rosalie Ribelli nel quartiere Sperone di Palermo ritorna con la seconda edizione. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto Comprensivo Statale “Sperone – Pertini”, dall’associazione no-profit Amici dei Musei Siciliani e dall’organizzazione di volontariato L’Arte di Crescere, attiva nella promozione all’allattamento, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e della Seconda Circoscrizione.
Dopo il successo della prima edizione, con più di 3 mila persone che hanno animato le vie della borgata, l’appuntamento è fissato per le 15:30 di giovedì 23 ottobre. Un corteo ricco di messaggi importanti, che avrà come temi centrali il mare e la pace.
Il Festino delle Rosalie Ribelli allo Sperone 2025
Uno degli aspetti innovativi dell’edizione 2025 del Festino delle Rosalie Ribelli dello Sperone riguarda il percorso del Carro Trionfale di Santa Rosalia dell’artista greco Jannis Kounellis, già protagonista dello scorso anno. L’opera, realizzata nel 2007 per il 383° Festino di Santa Rosalia e restaurata lo scorso anno nell’ambito delle attività collaterali del 400°, sarà nuovamente al centro del corteo.
Ed ecco qui la prima, grande novità: questa volta la sua Santuzza arriverà dal mare con lo sfondo di Monte Pellegrino, visualizzando quel panorama tante volte rappresentato dai paesaggisti dell’Ottocento. A condurla sulla costa di Romagnolo sarà un gommone della Lega Navale, accompagnato da altre imbarcazioni e dalle Canoe delle Dragonesse della LILT. La Rosalia del Carro di Jannis Kounellis sarà accolta sulla battigia da una Rosalia Ribelle, una studentessa dell’Istituto Comprensivo Statale “Sperone – Pertini” che, accompagnata dal Corpo bandistico di Palermo, la condurrà sul Carro che sfilerà lungo via Sacco e Vanzetti fino al murale “Le Rosalie ribelli” realizzato da Giulio Rosk; murale che non si limita a raffigurare la Santa, bensì le affianca una bambina che si tappa il naso, richiamando la figura del bambino presente nella “Santa Rosalia” di Van Dyck, conservata all’oratorio del SS. Rosario in San Domenico a Palermo. Nel dipinto di Van Dyck il puttino appare disturbato dal fetore nelle strade di Palermo durante l’epidemia di peste; un disagio simile si rinnova attraverso la giovane Rosalia, che prende le distanze da quello che non va in città: dalla violenza alla diffusione delle droghe, dalla mancanza di servizi all’incuria in tantissimi ambiti.
L’umanizzazione della Rosalia Ribelle si concretizzerà con la metaforica rottura di un muro di cartone, che darà il via al corteo. “La ribellione deve avvenire non con le mani, ma con la testa. L’avanzare a testa alta dei partecipanti al corteo dimostra un atteggiamento di non resa rispetto alle problematiche”, afferma la preside Antonella Di Bartolo.
Il carro – spinto da uomini e donne del quartiere, da insegnanti e da tutti coloro che vorranno dare una mano – sfilerà poi lungo via Sacco e Vanzetti attraverso diverse “stazioni” dislocate lungo via Sacco e Vanzetti, con delle rappresentazioni messe in scena da bambini dai 3 ai 14 anni insieme ai genitori.
“Una stazione sarà dedicata al diritto allo sport negato nel quartiere, rientrando pienamente nel processo di comunità Abiti RiBelli, in cui nel corso di un intero anno il dono e la partecipazione si stanno trasformando in rigenerazione urbana ed umana”, dichiara Monica Garraffa dell’associazione L’arte di crescere.
I temi centrali della seconda edizione del Festino delle Rosalie Ribelli dello Sperone sono il mare e la pace. “Il mare – spiega Antonella Di Bartolo, anche in virtù dei recenti annunci di prossima riqualificazione della Costa Sud –, va restituito alla città come orizzonte e prospettiva, e perché all’interno del quartiere può rappresentare una concreta possibilità di sviluppo e un’alternativa rispetto a un presente pesantemente condizionato dalla criminalità. La pace invece viene intesa in termini educativi, come consapevolezza che nel mondo esistono decine di conflitti e che bisogna assumerci tutte e tutti la responsabilità di essere costruttori di pace.”
Quello del rapporto tra il mare e il quartiere dello Sperone è un tema che ritorna, anche perché trattato dai bambini dell’Istituto Comprensivo Statale “Sperone – Pertini” nell’ambito del progetto “TERRAE AQUAE. L’Italia e l’Intelligenza del Mare” per il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La voce dei piccoli studenti, che attraverso un video è arrivata fino a Venezia, adesso è pronta a risuonare tra le vie della borgata.
“Infiniti sono i motivi per cui questo Festino andava riproposto, ma probabilmente quello a cui tengo di più è che i temi che vengono trattati sono sviluppati in classe dagli insegnanti ed interpretati dai bambini. Possiamo affermare che questo è il Festino dei bambini dello Sperone, quello da loro voluto e pensato; è il miglior investimento che potessimo realizzare”, dice Bernardo Tortorici di Raffadali.
Il programma del Festino dello Sperone 2025
Giovedì 23 ottobre (ore 15:30)
h. 15:30 SCENA 1 – S. Rosalia arriva dal mare. Location: tratto di spiaggia accanto l’ex ristorante Renato – S. Rosalia viene accolta dai bambini con alcune scene recitate e dalla banda musicale.
“Vengo anch’io! No qui no” (2 A, B, C, E, G, F primaria): i bambini di seconda elementare, attrezzati come per tuffarsi in mare (braccioli, salvagenti, maschere, occhialini ecc. correranno verso la battigia festanti. Saranno bloccati da alcuni loro compagni che soffieranno forte sui fischietti per fermare i bagnanti, esponendo anche i cartelli con divieto di balneazione. Il tutto con una reinterpretazione della celebre canzone di Enzo Iannacci.
“A Break in the Wall” (IIC– IIIC media): gli studenti realizzeranno un muro con delle scatole di scarpe dipinte, che fungeranno da “mattoni”. Su ogni mattone di questo muro scriveranno ciò che desiderano “abbattere” ed eliminare dal nostro quartiere (spazzatura, incuria, mare sporco…); dall’altra parte, invece, ciò che serve per cambiare lo stato attuale delle cose (coraggio, forza, entusiasmo, energia…).
La Santa, a bordo di un gommone della Lega Navale, arriva dal mare e approda sulla battigia e viene accolta dalla piccola Rosalia ribelle: gli studenti abbatteranno il muro insieme alla Santa e trasformeranno i resti in “strada da percorrere” per il passaggio di Rosalia e per sottolineare l’impegno necessario e l’energia che ognuno deve investire per raggiungere il cambiamento che vogliamo. Per far questo saranno accompagnati della canzone “People Have the Power”, riscritta e modificata dagli studenti stessi.
SCENA 2 – processione
Location: processione che accompagna la Santa all’inizio di via Sacco e Vanzetti per essere riposizionata sul Carro. I bambini delle prime elementari saranno posizionati nei pressi della scuola dell’infanzia Antonino Agostino e al suono di semplici slogan esporranno i loro cartelli, striscioni, disegni sul mare e la pace.
SCENA 3 – Abiti RiBelli (quarte primaria)
Location: Scuola dell’infanzia Antonino Agostino via Sacco e Vanzetti n.79. Rappresentazione con donne in Abiti RiBelli, bambine e bambini delle quarte primaria.
SCENA 4 – La Pace (quinte primaria)
Location: via Sacco e Vanzetti, su strada, davanti al Carro che sarà stato posizionato sotto il murale Le Rosalie ribelli. Performance realizzata da bambine e bambini delle quinte primaria. Il quadro si apre con gli alunni delle classi quinte A e C vestiti di bianco e nero che rimanendo sul proprio posto simulano (senza contatto, senza armi, nemmeno di carta) momenti di colluttazioni e guerriglia, accompagnati da altri bambini che reggono cartoncini con su scritte le nazioni in guerra (attualmente 65 paesi con conflitti attivi). A un segnale delle insegnanti (o suono da diffondere con l’amplificazione, da concordare) i bambini di chinano su se stessi come a ripararsi dai colpi della guerra. Entrerà in scena un bambino/a che regge un cartello nel quale vengono rappresentate delle mani in atto di aiuto. A questo punto si inseriscono gli alunni della quinta B, costruttori di pace, con un grande manifesto sulla “costruzione della pace”: mattoncino su mattoncino saranno riportate a grandi lettere le cose che servono per costruire la pace (dialogo, fratellanza, condivisione, rispetto…). La compagine degli alunni si aprirà per dare spazio a Santa Rosalia, accompagnata dalla piccola Rosalia ribelle e dagli alunni delle classi quinte E, F, G, “seminatori di pace” che entreranno nel quadro spargendo polveri colorate su tutti i bambini, chinati e non. I bambini chinati si alzeranno e tutti quanti insieme festosamente si abbracceranno con il sottofondo di “One Love” di Bob Marley.
SCENA 5 – Esibizioni finali, sul palco allestito sotto il murale Le Rosalie ribelli, con amplificazione: “La pace universale” brano scritto e cantato dalla 5G primaria (musiche e chitarra Marsilio Muscato); “Facitimi sta grazia” canto eseguito dalle classi 3 A, 3 F, 3 G, 3 primaria; La storia di Santa Rosalia, racconto e canto in LIS, a cura di Giusi Cataldo (III D – III C primaria); “Sotto questo cielo”: brano inedito live di docenti e alunni insieme: II E e III B media, Christian Paterniti (testo e voce), Valentina Di Franco (voce), Annarita Di Chiara (pianoforte), Rosario Guzzetta (compositore del brano, chitarra elettrica); Esibizione di Simone Lauricella (ex alunno della scuola).
Cup Song sul brano “Rebel Rebel” di David Bowie (II D, II E, II F media) sarà un’altra delle esibizioni finali sul palco. Gli alunni si disporranno in cerchio sotto al murale di Santa Rosalia. Accompagnati dal brano “Rebel Rebel” di David Bowie, eseguiranno la cup song con i bicchieri di plastica. Durante il brano, una bambina entrerà al centro e, con un nastro colorato di danza ritmica con i colori della pace, eseguirà un movimento rotatorio simbolico mentre gli altri continueranno con il movimento dei bicchieri. All’improvviso, in un punto preciso della musica, tutto si interromperà bruscamente. Il pubblico penserà che sia finita e cominceranno ad applaudire, ma gli alunni si alzeranno e chiederanno silenzio con un gesto e un sibilo. (Gli insegnanti delle tre classi aiuteranno a creare un momento di silenzio). Quando si farà silenzio, una studentessa griderà al microfono: “NOI NON STIAMO IN SILENZIO!”. Subito dopo, insieme diranno: “BALLIAMO PERCHÉ LA NOSTRA RIBELLIONE È PACE, È MARE, È LIBERTÀ!”. A quel punto la musica ripartirà e alunni e pubblico balleranno insieme fino alla fine del brano, in un momento di partecipazione e gioia collettiva.
Finale (ore 19.00) – Intervento del Sindaco di Palermo, e giochi pirotecnici
Il Festino dello Sperone 2025 si concluderà con l’intervento del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e i giochi pirotecnici affidati dal Comune di Palermo alla ditta La Rosa srl, che provvederà alle autorizzazioni di rito. La Seconda Circoscrizione si è impegnata provvedendo a garantire servizi fondamentali per la riuscita della manifestazione. Gruppo Volontariato e Protezione Civile, Associazione Nazionale Polizia di Stato Palermo e S.p.c.s odv collaboreranno con l’organizzazione e con le autorità preposte per un affiancamento e un supporto nelle attività sanitarie, di sicurezza, per il mantenimento dell’ordine e la segnalazione del percorso.