PALERMO. Salperanno (domenica 7 settembre) dai porti di Catania e Siracusa le navi umanitarie a sostegno della Global Sumud Flotilla dirette verso la Striscia di Gaza a sostegno della popolazione colpita dall’esercito israeliano. Dopo la fiaccolata di Genova, che ha visto oltre 50.000 partecipanti, e la partenza simultanea delle prime imbarcazioni da Barcellona e Genova, anche la Sicilia si prepara a salpare, insieme alle delegazioni provenienti da Tunisia e Grecia, e navigare tutte insieme verso il porto di Gaza. Da Catania a Palermo sono tante le iniziative di sostegno e protesta per la pace che in queste settimane hanno interessando cittadini, gruppi politici, associazioni e attivisti, con eventi, passeggiate e mobilitazioni, in programma da oggi fino al 6 settembre.
Anche grandi organizzazioni non governative come Emergency e Greenpeace Italia sostengono la Global Sumud Flotilla, e questa sera parteciperanno all’iniziativa pubblica di Catania per salutare le imbarcazioni che domani mattina salperanno alla volta di Gaza per rompere l’assedio e portare aiuti umanitari al popolo palestinese, ormai allo stremo dopo due anni di bombardamenti e carestia.
Con la Life Support, la sua nave di ricerca e soccorso, Emergency salperà dal porto di Catania insieme alle imbarcazioni della delegazione italiana. La nave avrà il ruolo di osservatore e fornirà supporto medico e logistico alla flottiglia, composta da delegazioni provenienti da 44 Paesi.
Dall’ottobre 2023 Greenpeace chiede azioni concrete per mettere fine alla strage dei palestinesi, un cessate il fuoco immediato e permanente, il rilascio incondizionato di tutti i civili detenuti illegalmente e di tutti gli ostaggi, e la rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono la consegna di aiuti umanitari a Gaza. L’organizzazione ambientalista chiede inoltre al governo italiano e alla comunità internazionale l’adozione di sanzioni mirate contro Israele e un embargo totale sulle armi.
“Oltre a portare il nostro sostegno a questa straordinaria reazione della società civile – dice Sofia Basso, campaigner Pace e disarmo di Greenpeace Italia -, dopo due anni di immobilismo della comunità internazionale di fronte allo sterminio del popolo palestinese, vogliamo esprimere la nostra solidarietà alle tante persone che si stanno imbarcando nonostante le gravissime minacce di Israele. Greenpeace sarà a Catania anche per ribadire che gli occhi puntati sulla Flotilla saranno tantissimi e per ricordare che se queste navi saranno fermate, ne partiranno altre, e poi altre ancora.”
Mercoledì 3 settembre
Oggi 3 settembre alle 18.00 dal Porto di Catania, il corteo del Comitato Catania per la Palestina raggiungerà il Castello Ursino, dove la giornata proseguirà sui palchi di Catania e Siracusa con musica dal vivo, interventi di attivisti e performer e la presenza di circensi e artisti di strada.
A Siracusa alle 18.30 al Passeggio della Marina si alterneranno sul palco attivisti, musicisti, giornalisti e interventi teatrali. Il Comitato Siracusano per la Palestina sosterrà l’iniziativa con un villaggio informativo che ospiterà mostre e intrattenimento per i più piccoli. Il 4 settembre la Marina di Siracusa sarà luogo d’incontro e confronto tra stampa, cittadinanza e attivisti.
Giovedì 4 settembre
Giovedì 4 settembre la Federazione di Palermo di Rifondazione Comunista aderisce alla mobilitazione a sostegno della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla indetta, su scala nazionale, e organizzata a Palermo dal comitato spontaneo di cittadini e cittadine che ha dato vita nei giorni scorsi alla Cala ad un Presidio permanente per la Palestina. L’appuntamento è alle 17.30 con partenza da Piazza Bologni, con una “Passeggiata rumorosa” che si concluderà alla Cala.
“Occorre un’imponente mobilitazione dal basso per incidere sulla linea politica del governo italiano e dei governi europei che in questi due anni si sono resi complici del genocidio in corso in Palestina – scrive Rifondazione Comunista Palermo sul proprio canale Facebook -. Mentre si perde il conto dei morti, ogni giorno, di donne, bambini e uomini, uccisi dalla fame, dalle bombe, dai proiettili, il vicepresidente del consiglio Tajani dichiara che ‘non ci sono ancora le condizioni per irrogare sanzioni ad Israele!’. La misura è colma, da tempo! Occorre stracciare il velo di ipocrisia del governo Meloni e dei governi occidentali e rompere il muro di silenzio che è stato costruito attorno a questa orribile pagina di storia dell’umanità. Il 4 settembre ci stringeremo, in un abbraccio virtuale, attorno ai coraggiosi e alle coraggiose militanti della Global Sumud Flotilla che partiranno da Catania e Siracusa per raggiungere le altri navi umanitarie già sulla rotta per Gaza. Di fronte alle preoccupanti minacce rivolte da Netanyahu agli attivisti e alle attiviste e al silenzio ancora più preoccupante del nostro governo, leveremo più forte la nostra voce: Giù le mani dalla Sumud Flotilla!.”
Anche i capi, i ragazzi e le famiglie dei gruppi scout AGESCI Conca D’Oro ed Eleuterio, in rappresentanza dello scautismo AGESCI nei territori della Diocesi di Palermo, aderiscono e sostengono le iniziative della Global Sumud Flottilla, di giovedì 4 settembre a Palermo.
“Insieme a tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore il destino dei palestinesi – scrivono i gruppi AGESCI Conca D’Oro ed Eleuterio in un comunicato -, e del diritto umanitario internazionale che viene distrutto giorno dopo giorno da politiche inaccettabili contrarie alla dichiarazione universale dei diritti umani. Davanti all’inerzia della politica nazionale e internazionale, sentiamo forte l’impotenza nell’esercizio della nostra cittadinanza che vuole essere attiva e propositiva – continuano –. Per questo accogliamo con rispetto e con apprezzamento l’impegno di quanti rischieranno la propria vita per dirigersi via mare verso Gaza per portare aiuti. Crediamo che la Global Sumud Flotilla rappresenti una forza della solidarietà civile, la risposta di chi non si rassegna all’immobilismo dei governi e prova a rompere l’assedio con la potenza della solidarietà concreta – dicono ancora -, mettendoci il corpo e la faccia. E noi, che restiamo a terra, siamo chiamati ad accendere i riflettori sui diritti della popolazione palestinese ingiustamente massacrata e sull’azione dei cittadini che cercheranno di rompere l’assedio sulla striscia di Gaza.”
All’iniziativa prende parte anche l’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” di Palermo. “Siamo profondamente indignati da quanto è stato affermato dal ministro israeliano per la sicurezza nazionale Ben Gvir in rappresentanza di tutto il governo Netanyahu: ‘Saranno arrestati come terroristi, detenuti nelle carceri di massima sicurezza Ketziot e Damon e le loro imbarcazioni confiscate e messe a disposizione della Marina israeliana’. Sembra assurdo considerare ‘terroristi’ dei volontari attivisti per i diritti umani che portano cibo a popolazioni che muoiono di fame – scrive l’Istituto in un comunicato -. Riteniamo che a Gaza si stia compiendo un vero e proprio genocidio, così come definito dall’art. II della Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (1948), dove vengono indicati nello stesso articolo gli atti che rientrano nella definizione di genocidio: quelli ‘commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso’. Quello che sta accadendo a Gaza è una chiara violazione dei diritti umani e del diritto internazionale con il silenzio complice dell’Europa e l’ambiguità del nostro governo nazionale. Pertanto, l’Istituto Arrupe ha deciso di prendere posizione e sostenere il movimento di resistenza della Global Sumud Flotilla, da cui ci sentiamo rappresentati negli ideali e nei valori umani di fratellanza e di solidarietà.”
Sabato 6 settembre
Sabato 6 settembre si terrà a Palermo come in tutte le città d’Italia la manifestazione “Fermiamo la barbarie” promossa dalla Cgil e condivisa e sostenuta da associazioni, movimenti e partiti, a sostegno della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla per Gaza. Tra questi le associazioni che compongono il coordinamento per la Pace di Palermo, Arci, Acli, Anpi, il presidio delle donne per la pace, i movimenti giovanili e studenteschi, e tante altre realtà come la Fnsi (sindacato unitario dei giornalisti), la sezione di Palermo del sindacato dei giornalisti Assostampa, fino al Ciss e ai partiti del centrosinistra. L’iniziativa ha il sostegno delle associazioni che da giorni promuovono il Presidio per la Palestina alla Cala di Palermo.
“Rilanciando l’appello fatto a livello nazionale dal segretario Landini, anche a Palermo la Cgil invita alla mobilitazione nazionale di sabato 6 settembre per chiedere che si fermi la barbarie in corso e che il governo italiano si schieri dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo assieme ai segretari provinciali Laura Di Martino, Francesco Piastra, Bijou Nzirirane e Dario Fazzese -. Invitiamo lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, studenti e studentesse, il mondo associativo, artisti, intellettuali e giornalisti a unirsi alla manifestazione a sostegno della missione della Global Sumud Flotilla per consegnare aiuti di prima necessità a Gaza. Invitiamo le amministrazioni comunali, il sindaco della Città Metropolitana, le deputazioni regionali e nazionali a partecipare e a schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale. Siamo davanti a una tragedia che si sta consumando sotto gli occhi del mondo e che chiama in causa non solo i palestinesi ma anche tutti quanti noi”.
Il percorso prevede la partenza alle ore 17 dal lungomare Yasser Arafat (Foro Italico) e corteo fino alla Cala. A fianco del corteo, sfileranno sul mare le imbarcazioni della Lega Navale di Palermo, con una veleggiata di solidarietà: un corteo di una decina di barche a vela, con le bandiere della pace e della Palestina e con a bordo i soci della Lega Navale, da Sant’Erasmo seguirà i manifestanti dalla partenza fino alla Cala.
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