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lunedì, 13 Ottobre 2025
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Chiesa della Martorana accessibile a persone con disabilità: avviato gruppo di lavoro al Comune di Palermo

Scafidi: "Il primo di una serie di incontri per scommettere sul cambiamento non solo sociale, ma soprattutto culturale di una città ancora lontana dalla percezione di 'città fruibile' più che accessibile"

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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PALERMO. La sala conferenze dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali ha accolto un incontro tra i componenti del Coordinamento “Mobilità e Accessibilità” del Comune di Palermo, e un gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, guidato dalla professoressa Renata Prescia, per discutere sull’accessibilità alle persone con disabilità, della Chiesa S. Maria dell’Ammiraglio a Palermo, meglio conosciuta come Chiesa della Martorana.

“Questo importante incontrospiega Giusi Scafidi, coordinatrice del Tavolo ‘Mobilità e Accessibilità’ del Comune -, è stato il primo di tanti altri che seguiranno per scommettere sul cambiamento non solo sociale, ma soprattutto culturale di una città ancora lontana dalla percezione di “città fruibile” più che accessibile.

Gruppo di lavoro per l’accessibilità della Chiesa della Martorana alle persone con disabilità

Il gruppo universitario composto da architetti e tecnici del settore mobilità, si sono confrontati con il nostro gruppo in qualità di stakeholder o ‘portatori di interesse’ coinvolti nell’esaminare alcuni progetti in relazione ad un intervento di fruizione della Chiesa S. Maria dell’Ammiraglio, meglio conosciuta come ‘La Martorana’, per condividere e sostenere l’impegno per l’attuazione del progetto presentato.

Pertanto, a partire da questo importante momento di collaborazione, i componenti del Tavolo Mobilità e Accessibilità auspicano che a questo incontro ne seguano altri. Le persone con difficoltà di mobilità possono offrire suggerimenti e indicazioni per ripensare con coraggio a tutti gli interventi necessari nel rispetto del principio di ‘Universal Design’, in quanto una città accessibile riduce le disuguaglianze, restituisce alle persone con mobilità ridotta, il diritto a partecipare alla vita lavorativa, culturale e sociale.”

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