“Dal 1° novembre inizierà la continuità territoriale dagli aeroporti siciliani di Comiso e Trapani: consentirà ai residenti sull’Isola di poter acquistare a tariffe calmierate voli aerei su molte tratte nazionali. La Commissione europea però dia la possibilità di garantire permanentemente la continuità territoriale a tutti gli scali siciliani e sardi”. Lo dichiara l’europarlamentare Ignazio Corrao, che ha depositato l’opposizione all’archiviazione della petizione aperta da alcuni cittadini siciliani che si erano rivolti al Parlamento europeo. Chiedevano l’applicazione della normativa dell’Ue sulla continuità territoriale per agevolare i passeggeri nei collegamenti aerei e marittimi fra il continente e le grandi isole.
L’intervento dell’eurodeputato Corrao
“Della sacrosanta richiesta di questi cittadini è stata chiesta l’archiviazione dalla stessa Commissione”, informa Corrao. Che spiega le ragioni della decisione di Bruxelles: “Il regime di continuità territoriale secondo Bruxelles è ormai pienamente soddisfatto dal 1° novembre. Ovviamente nei fatti sappiamo che non è così e che i due scali, peraltro dislocati in zone periferiche della Sicilia, non possono sopperire in pieno al diritto dei siciliani di avere una mobilità accessibile”. Il riconoscimento della continuità territoriale degli aeroporti di Trapani e Comiso – ricorda Corrao – arriva grazie a “un percorso che abbiamo iniziato a Bruxelles nel 2017”. Presentammo interrogazioni e atti in tutte le sedi istituzionali, dalle prime audizioni all’Ars fino nelle stanze del ministero, passando per le interrogazioni alla Commissione europea“. “Dobbiamo continuare su questa linea insieme dell’intergruppo Searica di cui faccio parte sulle isole europee – conclude l’eurodeputato -. Con periodica cadenza infatti stiamo intensificando gli incontri e i colloqui con i commissari europei e la presidente della Commissione Von der Leyen per far comprendere le esigenze delle grandi isole europee. I cittadini siciliani e sardi devono aver riconosciuto in modo pieno e permanente il diritto alla continuità territoriale. Soprattutto oggi nel bel mezzo di una pandemia in corso”.