PALERMO. Dopo la prima edizione presso la Cattedrale di San Lorenzo di Trapani e la scorsa edizione nel novembre 2024 al Museo Pitrè di Palermo, ecco ritornare la Biennale Internazionale Sicily Trinacria (BIST), questa volta presso un sito storico riconosciuto dall’UNESCO: lo splendido Palazzo Reale di Ficuzza, rientrante nel territorio di Corleone, che nei primi dell’Ottocento fu la Real Casina di caccia di Ferdinando III di Sicilia. Il Palazzo è circondato da più di sette mila ettari di bosco, creando dunque un binomio perfetto tra arte e natura, nutrimento ambedue per lo spirito.
Tante le delegazioni artistiche che proverranno da ogni parte della Sicilia e anche da altre città italiane, come Bergamo, Venezia, Roma, Bari, Napoli, Asti, Parma, per l’inaugurazione del 5 luglio alle ore 17, momento in cui avverrà l’incontro e la contaminazione tra varie forme d’arte e cultura presenti, come la pittura, la fotografia, la scultura, la poesia, la scrittura. La manifestazione prevede anche la partecipazione di opere provenienti dalla Francia, dalla Germania e dall’ Ucraina, contribuendo a lanciare un forte ed inequivocabile messaggio di pace al mondo.
Non mancherà anche l’aspetto sociale, dietro il progetto BIST: “La Biennale Internazionale Sicily Trinacria non è una mostra come tante – afferma la presidente della BIST e curatrice d’arte Chiara Fici – ma racchiude in sé tanti progetti importanti, degni e valenti per il bene della nostra amata terra di Sicilia. In questa edizione 2025 ricorderemo tutte le vittime di femminicidio. L’arte, inoltre, anche quella d’avanguardia, deve avere un filo conduttore invisibile che la lega al passato, e anche noi non dobbiamo dimenticare i nostri cari che non ci sono più, e a maggior ragione da siciliani onesti non dobbiamo dimenticare coloro che sono stati uccisi dalla mafia. Da qui nasce il mio progetto “In memoria dei fiori bianchi volati in cielo per ricordare tutti i martiri uccisi per vile mano mafiosa”.
Prevista, tra gli ospiti, la presenza di parenti di vittime di mafia. Verranno esposte su un grande supporto alcune foto di esponenti dell’arma dei carabinieri e altre vittime uccise nel corso degli anni in Sicilia per mano mafiosa, oltre a foto e documenti esposti che ripercorreranno la storia della mafia, curata dallo storico e ricercatore Innocenzo Glorioso.
Nella zona antistante il Palazzo, durante l’inaugurazione del 5 luglio, dietro il supporto del dirigente BIST e campione di gare d’auto d’epoca Beppe Giaconia, si potrà ammirare la prestigiosa esposizione di auto d’epoca lungo il fianco del Palazzo, alcune delle quali hanno vinto la mitica Targa Florio, mentre l’inaugurazione del vernissage avverrà all’interno della cappella del palazzo, concessa per l’occasione dal prelato Padre Carmine, che presiederà anche la consegna degli attestati di merito artistico a tutti i partecipanti.
Prevista, in base alle scelte dei dirigenti BIST, anche la premiazione di Eccellenze Siciliane, tra le quali le Associazioni Fotoriflettendo, CTR, Cannistrà ed il Club Grifone auto e moto storiche.
“Nel progetto è previsto di far avvicinare all’arte categorie disagiate come ragazzi e ragazze di quartieri periferici della nostra amata Palermo, perché valorizzare il territorio è una delle nostre priorità assieme alla valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo e all’individuazione di artisti di talento. Si tratta di un progetto che durerà nel tempo e che costituirà un “laboratorio itinerante” aperto alle contaminazioni dei vari settori dell’arte e della cultura, nuovo modello per una innata “industria del bello” per costruire su basi più avanzate ed innovative un Nuovo Umanesimo”, conclude Chiara Fici.
La mostra, oltre il vernissage di giorno 5, resterà aperta a Ficuzza tutti i giorni fino al 13 luglio, dalle ore 9 alle 20.30.