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giovedì, 1 Maggio 2025
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Catamarano per salvare migranti e Giuria Nuovi italiani: il volto sociale del Sole Luna Doc Film Fest

Grazie al contributo con l’Institut Francais e il Goethe Institut, il Festival ha potuto presentare il progetto Navire Avenir per la realizzazione di una nave a misura d’accoglienza nel Mediterraneo. Tra le giurie, una composta da giovani giunti in Italia o nati in Sicilia da famiglie migranti, frutto di una collaborazione sul territorio con varie associazioni e con la nostra testata giornalistica online

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PALERMO. “Mai come quest’anno il successo del Festival si deve anche ai tanti legami con il mondo associativo e con gli Istituti di cultura presenti in città”. A dirlo sono Lucia Gotti, fondatrice e presidente del Festival, e Gabriella D’Agostino, direttore scientifico di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di documentari, giunta quest’anno alla 17esima edizione che si è conclusa domenica. “Abbiamo riflettuto a lungo se realizzare o meno il Festival quest’anno per la difficile situazione geopolitica che stiamo attraversando a causa della pandemia e della guerra in Ucraina – dice D’Agostino -. Poi ci siamo detti che in questo contesto far sentire la voce di tanti documentaristi e confermare l’impegno culturale a favore di cause importanti come i diritti umani e contro i cambiamenti climatici era ancora più importante”.

Una decisione che ha premiato il board del Festival e i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura con sale piene a proiezioni e incontri quasi tutte le sere. “Al nostro fianco abbiamo trovato non solo le Istituzioni ma anche tante associazioni tra cui Marevivo e gli Istituti di cultura straniera di Palermo che ogni anno ci aiutano a presentare i film in concorso e a far conoscere progetti di grande rilevanza”, aggiunge Lucia Gotti Venturato.

È stato così con l’Institut Francais e il Goethe Institut grazie al cui contributo il Festival ha potuto presentare il progetto Navire Avenir per la realizzazione di un catamarano a misura d’accoglienza per trarre in salvo i migranti nel Mediterraneo. In collaborazione con l’Instituto Cervantes, con cui si consolida un lungo sodalizio con la condivisione di progetti comuni, sono stati presentati al pubblico due film in concorso, riuscendo così ad andare più in profondità alla cultura spagnola e ispanoamericana: Of memory and debris diRodrigo Michelangeli (Venezuela-Canada-Francia 2020, 16′), un film poetico sulla condizione dei nonni abbandonati a causa del più grande esodo di giovani nella storia recente dell’America Latina, introdotto sul palco del Festival da Marialaura Cascio, responsabile culturale dell’Instituto Cervantes; e Mama di Pablo de la Chica (Spagna 2021, 29′), il corto che è stato premiato sia dalla Giuria internazionale sia dalla Giuria Nuovi Italiani. Presenti a Palermo il compositore della colonna sonora di Mama, Alberto Torres e Jorge Thielen Armand, produttore di Of Memory and Debris.

Anche la Giuria Nuovi Italiani è frutto di una collaborazione sul territorio con varie associazioni e con ilMediterraneo24.it, giornale online diretto da Filippo Passantino, con una redazione formata da palermitani di nascita e da palermitani di origine straniera: soci e redattori di varie nazionalità, ormai perfettamente integrati nella società cittadina. A coordinare il lavoro per il giornale, insieme a Vidjaya Thelen dello staff di Sole Luna, è stato Bandiougou Diawara, originario del Mali, uno dei soci del sito online, fondatore insieme ad altri giovani rifugiati anche del collettivo artistico Giocherenda. Della Giuria nuovi italiani hanno fatto parte, inoltre, quest’anno: Moussa Koulibaly, classe 1993, mediatore linguistico e culturale originario della Guinea; Ichrak Mtir, 26 anni, originaria di Sousse in Tunisia e studentessa all’Università di Palermo; Stefano Edward Puvanendrarajah, 32 anni, nato a Palermo da genitori Tamil dello Sri Lanka, laureato in Scienze della Comunicazione pubblica e tra i giornalisti di ilMediterraneo24.it; Miriam Tazeghdanti, classe 1992, nata a Palermo da madre mauriziana e padre tunisino, laureata in Sviluppo Economico e cooperazione internazionale; e Kalipha Touray, 24 anni, originario del Gambia e in Italia dal 2015.

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