PALERMO. Si è concluso, sabato 12 aprile, il progetto scolastico “Esploratori di Solidarietà: un’avventura per giovani eroi”, organizzato dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Palermo. Fra le esperienze che molti adolescenti (fra questi, quelli della Scuola “Antonio Pecoraro” di Palermo) hanno vissuto 11 attività: conoscenza della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; approfondimento del concetto vulnerabilità: capire come Croce Rossa si impegna a eliminarla; cittadinanza attiva: conoscenza del territorio, passeggiata nel quartiere Kalsa alla scoperta dei punti di forza e di debolezza per progettare insieme azioni concrete; cittadinanza attiva e bene comune, alla scoperta della base scout Volpe Astuta, bene confiscato alla mafia, insieme per prendercene cura e fare rete; accettiamoci e accettiamo, approfondimento dei temi come bullismo e cyberbullismo; comprensione degli stili di vita sani; cittadinanza attiva, come tutela dell’ambiente: insieme con ReTake, pulizia delle strade dalle sigarette; emergenza e rischi naturali: cosa fa Croce Rossa come Protezione Civile; nozioni di primo soccorso: le basi per aiutare in caso di emergenza; sociale: preparazione pacchi spesa per le famiglie indigenti; conclusione percorso: cosa abbiamo imparato?.
Esperienze dal grande valore formativo che i genitori intervistati si augurano restino come semi, nel cuore rinnovato dei loro figli: perché possano trovare il desiderio di continuare il cammino intrapreso. “‘Esploratori di Solidarietà: un’avventura per giovani eroi’ è un progetto che nasce – apprendiamo dai referenti del Comitato – dal desiderio di accompagnare le nuove generazioni in un percorso di crescita personale e collettiva, dove la solidarietà diventa bussola, e il gruppo, una squadra pronta a sostenersi. Rivolgendoci ai ragazzi dai 10 ai 13 anni, vogliamo offrire loro uno spazio dove potersi esprimere, mettersi in gioco e scoprire che ogni gesto, anche il più piccolo, può avere un grande impatto. In un mondo che corre veloce, crediamo sia fondamentale educare al valore del tempo dedicato agli altri, all’ascolto, alla gentilezza, all’impegno attivo nella comunità”.
“Essere un ‘esploratore di solidarietà’ – aggiungono – significa proprio questo: imparare ad osservare, comprendere e agire con empatia, responsabilità e coraggio. Come referenti, siamo orgogliosi di far parte di questa iniziativa che semina consapevolezza, costruisce legami e coltiva speranza, partendo proprio da chi rappresenta il nostro futuro: i giovani⟩⟩.
“A conclusione di questo bellissimo progetto, terminato con la consegna degli attestati – aggiunge Valentina, una delle mamme – vorrei ringraziare tutti i volontari che con tanto amore e dedizione hanno dedicato il loro tempo a questi giovani. Mi piace citare un pensiero a cui tengo, di Henry Dunant: ‘Poiché tutti possono in un modo o nell’altro, ciascuno nella sua sfera e nelle sue forze, contribuire in qualche misura a questa buona opera‘”.