PALERMO. Oltre 8000 bottiglie tolte dal circuito tradizionale della raccolta, oltre 150 kg di plastica pari ad un volume di circa 16 mc equivalente alla capienza di un autocompattatore: arrivano i primi risultati delle attività di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata fatta ai ragazzi del progetto Sai-Sistema accoglienza integrazione del Comune di Palermo.
Manuela Caporarello, la responsabile di Casa “Finocchiaro Aprile” ha infatti deciso di intensificare le attività di formazione nella pratica della raccolta differenziata destinata ai ragazzi e agli operatori. L’educazione su ambiente e sostenibilità ha, infatti, al primo punto la corretta gestione dei rifiuti.
Nel corso di diversi incontri sul tema della raccolta differenziata, si è cercato di rendere evidenti le positive ricadute che essa ha sull’ambiente, si è cercato di stimolare la consapevolezza che ciascun individuo può dare un contributo determinante nella salvaguardia e nella tutela del decoro della Città e, più in generale, del patrimonio naturale.
“Abbiamo spiegato ai nostri adolescenti che la gestione individuale dei rifiuti ha un impatto diretto sull’ambiente e che la diminuzione dei rifiuti indifferenziati contribuisce alla tutela del suolo e dell’aria consentendo una minore necessità di conferimento nelle discariche o di incenerimento” spiega Salvatore Cristiano, operatore di casa “Finocchiaro Aprile” che è gestita dal Consorzio “Umana solidarietà” ed è una delle sedi del Sai Msna del Comune di Palermo.
Si è fatto un focus anche sul ciclo di recupero dei materiali differenziati e sull’importanza dell’economia circolare, su come cioè sia importante permettere ai materiali già immessi nell’ambiente di essere recuperati e riutilizzati riducendo la necessità di produrre nuovi materiali e di consumare nuove risorse.
Con la collaborazione degli operatori di Casa “Finocchiaro Aprile” si è deciso così di intensificare e di rendere meticolosa la raccolta dei rifiuti in casa. Da circa un anno casa “Finocchiaro Aprile” ha aderito ad una campagna promossa dal Coripet, il consorzio che si occupa di riciclare il PET, materiale utilizzato prevalentemente per la fabbricazione di bottiglie per l’acqua ed altre bevande.
La plastica raccolta verrà avviata direttamente alla trasformazione in nuove bottiglie o in felpe in pile o in fibre impegnate nella fabbricazione di tessuti sintetici o misti. Con le bottiglie raccolte in questo anno potranno essere realizzate 400 felpe di pile ovvero 800 maglioni misto lana, oppure 8000 nuove bottiglie. Questo rende l’idea di quanto il riciclo riduca in maniera considerevole la necessità di attingere a nuovi materiali.
Inoltre l’adesione alla campagna consente di raccogliere dei buoni spesa da spendere direttamente nell’esercizio commerciale che aderisce alla campagna stessa.
La consapevolezza dei ragazzi e la cura con cui si effettua la raccolta in struttura hanno sensibilmente ridotto la frazione indifferenziata e questo evidenzia l’efficacia del percorso intrapreso.
“Visto il successo di questa campagna, potenzieremo le attività di educazione ambientale. A breve, per esempio, contiamo di far partire la pratica del compostaggio domestico che consentirà di trasformare gli scarti organici in compost e di utilizzarlo per concimare piante o aiuole” conclude Caporarello.