PALERMO. La Fondazione Falcone nel XXXIII anniversario della strage di Capaci, dove furono assassinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, magistrati e poliziotti in servizio di scorta, apre al pubblico il Museo del presente dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, a Palazzo Jung a Palermo, in via Lincoln 71.
Gli appuntamenti
● 22 maggio dalle 11.30 alle 12.30 anteprima per la stampa e per gli operatori dei media e dell’informazione.
● 23 maggio, dalle ore 9.45 alle 10.15 e dalle 12 alle 13.30 sarà possibile visitare le aree museali, mentre dalle ore 10.15 alle ore 12.00, durante la diretta Rai, non sarà possibile accedere alle aree museali.
Grazie alla convezione con la Città Metropolitana di Palermo e grazie al sostegno della Regione Siciliana, dell’Assemblea Regionale Siciliana e di diversi partner delle aziende del design, del mondo del lavoro e dell’industria sono iniziati i lavori di recupero museale di Palazzo Jung a Palermo che consentono l’apertura al pubblico su prenotazione, prima fase strategica di realizzazione del museo intero alla quale seguire nei prossimi mesi quella in Alto Adige, a Bressanone in uno spazio che sarà recuperato per questo progetto.
Uno spazio unico in Italia, non è un memoriale e non è un museo di collezioni, di reperti, ma una vera fabbrica dell’impegno culturale e sociale per la promozione della cultura della giustizia e della lotta alla mafia, dove i visitatori saranno i prosecutori, testimoni e ambasciatori, a loro volta, di una storia di rinascita. La mafia ha perso con il Maxiprocesso, con gli arresti, con la riscossa delle donne e degli uomini onesti, nel mondo del lavoro e sindacale e anche attraverso la bellezza e l’arte.
Sarà uno spazio per grandi mostre, costruito secondo i più avanzati parametri che consentono di accogliere i capolavori del passato, simbolo di un’identità straordinaria e occasione di riflessione sul presente, ci saranno spazi per presentazioni, opere di teatro e spazio cinema di comunità, luoghi per il coworking e lo sport, un grande parco recuperato dove leggere un buon libro o fare meditazione e entro l’autunno anche fare piccole colazioni e trovarsi a parlare senza per forza usare il telefonino, dove tutto si potrà toccare e vivere, dove i bambini potranno seguire e partecipare i laboratori in collaborazione con altri grandi musei.
Le scuole e i visitatori avranno la possibilità di conoscere la storia della lotta alla mafia ma anche parteciparla, attraverso un metodo di accrescimento delle informazioni in un contesto di cura e attenzione scientifica e progettuale. La bicicletta di Paolo Borsellino, la poltrona di Giovanni Falcone, la sua penna preferita e le sue agende, il profumo della mandorla e del sangue, la sveglia che aveva sempre in tasca Antonio Montinaro, il capo della scorta di Falcone, le foto di famiglia e accanto una grande sala immersiva, una vera opera d’arte digitale, il suono degli elicotteri e della rivolta popolare, la fotocopiatrice usata nel Maxiprocesso, sono i primi oggetti di vita, come a costruire un nuovo linguaggio della memoria contro i boss.
“Questo è il museo della vita e del coraggio, nel presente si costruisce ogni giorno l’impegno di onorare e commemorare Giovanni e Paolo insieme, tutte le vittime di mafia, un luogo unico che diventa di tutti e soprattutto dei giovani d’Italia”, così Maria Falcone, presidente della fondazione.
Accanto a lei Vincenzo Di Fresco che è presidente del museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e Alessandro de Lisi, il direttore e curatore generale.
Hanno partecipato al progetto con il loro sostegno la Presidenza della Regione Siciliana, Assemblea regionale siciliana, Città metropolitana di Palermo, Città di Palermo, Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige, Comune di Vimercate, Comune di Ortisei, Commissione nazionale parlamentare antimafia, Cisl Nazionale, con la Filca Sicilia, Confcommercio, Irfis, Eni, Alcea per le vernici e le tinte in esclusiva, Art Media Studio di Firenze per l’esclusiva delle architetture digitali, Mitsubishi Electric Italia, Scent Company per il design olfattivo, PressR3, Impresa Scancarello per le infrastrutture, Che bella giornata, Dondina Associati, First Social Life, EDRA, Plank, Viabizzuno, Cigierre per i tappeti site specific, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Esercito Italiano, Fimi Group SPA, Trehs, Fumagalli Components, Pentole Agnelli, Acqua Vera, Studio Vallefuoco Associati, Fondazione Italia Patria della Bellezza.
Il sostegno di AQua VERA spa
“Primo Levi diceva che non c’è futuro senza memoria. E con questo spirito abbiamo deciso di accogliere subito l’invito della Fondazione Falcone e aderire al progetto che prevede la realizzazione di un museo dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Commenta così Fabrizio Quagliuolo, amministratore delegato di AQua VERA spa, la decisione di avviare una partnership con la Fondazione Falcone, che da sempre tiene viva la memoria del magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 insieme con la moglie Francesca Morvillo e con gli agenti della sua scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Acqua Vera, unica acqua distribuita su tutto il territorio nazionale ad avere un sito produttivo in Sicilia, ha voluto sostenere il “Museo del Presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, sposando il progetto ideato dalla Fondazione per continuare a diffondere i valori della memoria e della legalità.
“Da anni – aggiunge Fabrizio Quagliuolo –, abbiamo scelto di investire in Sicilia perché la riteniamo una terra meravigliosa. Questo progetto è un ulteriore impegno, da parte nostra, per onorare il sacrificio di chi ha dato la vita per questa splendida isola. Se oggi un’azienda come la nostra riesce a investire in Sicilia, garantendo un futuro a tante famiglie, è anche grazie a eroi come Giovanni Falcone che hanno dato la vita per la libertà di tutti. A noi non resta che fare in modo che le sue idee continuino a camminare sulle nostre gambe, ancora oggi, nel presente”.