LAMPEDUSA. La Croce Rossa Italiana gestirà l’hotspot di Lampedusa fino al 31 dicembre 2027. È stata infatti prorogata la convenzione che affida alla Cri la responsabilità della struttura centrale nel sistema di prima accoglienza dei migranti, situata nel punto più avanzato del Mediterraneo centrale. Una decisione che conferma il ruolo fondamentale svolto dall’Associazione nel garantire assistenza e presenza umanitaria in un contesto complesso e in costante evoluzione.
Dal 1° giugno 2023 a oggi, l’hotspot ha accolto complessivamente 173.627 persone, tra cui uomini, donne e minori spesso reduci da viaggi estenuanti, naufragi o situazioni di grave vulnerabilità. Un flusso che testimonia quanto Lampedusa continui a essere la “Porta d’Europa”, primo approdo per chi fugge da guerre, disastri, crisi socio-sanitarie e instabilità politiche.
“Storie di umanità, vite alle quali abbiamo dato supporto, conforto, aiuto, anche in momenti non semplici, come dopo un naufragio. Continueremo ad essere lì, alla Porta d’Europa e in tutti i porti del Paese nei quali saremo chiamati a dare assistenza”, afferma il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. La sua dichiarazione sottolinea non solo l’impegno operativo, ma anche l’approccio profondamente umano che caratterizza l’azione dei volontari e degli operatori della Cri.
La presenza della Croce Rossa non si limita all’isola. Come ricorda Valastro, la missione si estende a tutti i porti italiani dove gli sbarchi richiedono assistenza immediata: “Tenderemo la mano e daremo speranza ad ogni persona che raggiungerà le nostre coste. Lo faremo per ciascuno di loro e nel rispetto di quanti quel viaggio non lo hanno mai concluso”.
La proroga rappresenta quindi un ulteriore tassello nella costruzione di un presidio stabile, capace di rispondere con rapidità, professionalità e dignità ai bisogni di persone in fuga. In un mare che continua a essere teatro di sofferenze e di speranze, la Croce Rossa rinnova il suo ruolo: un’ancora di umanità nel cuore del Mediterraneo.
