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giovedì, 23 Ottobre 2025
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Terradamare “apre le porte” di Ballarò

La cooperativa turistica è composta da un gruppo di esperti del settore artistico, sociale, turistico e web che opera nel territorio di Palermo

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PALERMO. Una delle “buone pratiche” della Settimana sociale della Cei nel 2017, ma soprattutto una Cooperativa turistica: ecco Terradamare. La compongono un gruppo di esperti del settore artistico, sociale, turistico e web che opera nel territorio di Palermo, con l’obiettivo primario di promuovere sistemi di rete a supporto del turismo: una vera e propria rete culturale, sociale e religiosa all’interno del territorio della città di Palermo con particolare  attenzione verso Ballarò, dove ha sede la cooperativa.
Attraverso la sua attività, Terradamare si propone di arricchire l’offerta turistica palermitana mediante la realizzazione di un ‘contenitore’ innovativo, basato sull’integrazione tra la piccola ricettività e un ampio ventaglio d’occasioni quali: itinerari turistici, corsi, laboratori, manifestazioni ed eventi, al fine di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale nonché sviluppare e promuovere il turismo culturale. Un viaggio lento, una passeggiata contemplativa all’interno delle vie di una città ricca di storia e di storie, permettendo di instaurare un rapporto diretto, privo di mediazioni tra il viaggiatore-pellegrino e il territorio.

La proposta turistica sul territorio

Vengono studiati pacchetti personalizzati  con proposta di itinerari turistici assistiti, stimolando dunque la possibilità di integrare e abbinare l’offerta culturale, enogastronomica, scolastica, religiosa, crocieristica e congressuale in un’esperienza unica, in cui il viaggiatore-visitatore può conoscere non solo la storia storico-artistica della città, ma anche delle persone che fanno Palermo. Al momento sono operativi i siti monumentali di nostra gestione: ‘Complesso Monumentale Santa Chiara’ , ‘Chiesa di San Nicolò di Bari all’Albergheria’ e l’annessa Torre del XIII secolo, ‘Chiesa del Carmine Maggiore‘, ‘Real Teatro Bellini‘, ‘Museo del Costume teatrale Palazzo Chazzese‘, all’interno delle quali si organizzano aperture giornaliere con visite assistite, eventi su prenotazione, e le aperture straordinarie serali di oltre 20 monumenti di Palermo, posti unici, piccoli e grandi tesori del capoluogo.

Il riscatto nel quartiere di Ballarò

Marco Sorrentino, 44 anni, presidente della cooperativa turistica Terradamare, racconta così l’impegno sociale di Terradamare e di altre realtà nel quartiere. «Tutto nasce da una voglia di riscatto dei cittadini, dopo un attentato incendiario di stampo mafioso. Da luogo dello spaccio e della microdelinquenza Ballarò diventa una roccaforte della legalità. Nei locali dell’oratorio Santa Chiara nasce la prima assemblea con oltre cento abitanti del quartiere, tra cui una trentina di associazioni, che parlano sì di quanto era accaduto, ma studiano soluzioni per rilanciare Ballarò».

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