PALERMO. Una città intera trasformata in aula a cielo aperto. Palermo ha vissuto venerdì 17 ottobre una giornata di festa e riflessione dedicata alla Speranza educativa, tema scelto dall’Arcidiocesi per il Giubileo del mondo della scuola, nell’ambito dell’Anno Giubilare in corso.
Il Giubileo della Speranza educativa, promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Scuola, ha coinvolto centinaia di studenti e insegnanti di ogni ordine e grado. Dalla mattina, i giovani sono stati protagonisti di laboratori, attività didattiche e visite nei luoghi simbolo della città: la Cattedrale, il Museo Diocesano, l’atrio della Facoltà Teologica “San Giovanni Evangelista”, il Museo dei Motori e dei Meccanismi dell’Università di Palermo e la Biblioteca Regionale.
Il momento conclusivo si è tenuto in Cattedrale, dove l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, ha incontrato le scolaresche, gli insegnanti e i rappresentanti delle realtà educative del territorio. “L’educazione – ha ricordato l’arcivescovo –, è il primo passo per costruire la speranza, quella che nasce da cuori e menti che sanno guardare al futuro con fiducia”. A rendere ancora più speciale la giornata, il collegamento in diretta da Houston con l’astronauta Luca Parmitano, che ha dialogato con i ragazzi sul valore della conoscenza, della curiosità e della responsabilità verso il pianeta. Tra entusiasmo e gratitudine, tanti i volti e le voci che hanno dato colore alla giornata. “Un bellissimo giorno oggi – ha raccontato una volontaria –, e speriamo che tutti questi bambini escano da questa Cattedrale santi e amanti della pace”.
Per Giulia, insegnante della scuola Sant’Anna: “è stata un’esperienza molto bella. Abbiamo scoperto tante cose nuove e conosciuto aspetti che da turisti non si potrebbero cogliere. Un grazie alla scuola, sempre pronta a partecipare a eventi così significativi”. Le fa eco la collega Rosanna Prestigiacomo, alla sua prima esperienza con l’istituto: “Sono stata accolta benissimo. È una comunità che sa mettersi in gioco e vivere con entusiasmo ogni nuova proposta, come questo Giubileo, che è anche un’occasione per riflettere sul nostro ruolo di educatori”.
Profonda anche la voce dei ragazzi: “Ringrazio i professori per avermi portato qui – racconta uno studente di scuola media –. È un’esperienza bellissima che porterò con me”. Un suo compagno aggiunge: “Il Giubileo è un tempo di rinascita. Ne abbiamo bisogno, come città e come giovani. Perché ci sono dolori e rabbie, ma anche tanta voglia di cambiamento e libertà. Serve una rinascita spirituale e intellettuale”.
Tra le esperienze più apprezzate dai partecipanti anche i laboratori scientifici: “Abbiamo fatto esperimenti di astronomia e matematica – spiega suor Irene – per mostrare come la perfezione della natura rispecchi la bellezza della vita stessa”.
Angela Eraci, docente dell’Istituto “De Amicis” di Bolognetta, ha accompagnato le sue classi con un percorso preparatorio: “Abbiamo studiato il significato del Giubileo e la mascotte ‘Luce’. I ragazzi hanno capito che attraversare la Porta Santa è un segno profondo, e oggi ne fanno esperienza con entusiasmo”.
E infine Asia, studentessa dell’Istituto “Piazza Palermo”, racconta il valore interculturale dell’iniziativa: “Abbiamo guidato gli studenti delle medie e delle elementari in un itinerario anche per stranieri: inglesi, francesi e spagnoli. È stato bellissimo poter mettere in pratica quello che impariamo ogni giorno”.
Il Giubileo della Speranza educativa si è così trasformato in una giornata di condivisione e di luce per una comunità scolastica che, come ha ricordato l’arcivescovo Lorefice, “continua a credere nella forza dell’educazione come seme di futuro e di pace”.