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domenica, 15 Giugno 2025
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Agricoltura biologica e inclusione lavorativa: ecco i progetti Lab360 e Diversamente orto

Protagonisti ragazzi con disturbi dello spettro autistico e con disagio sociale. Per loro la possibilità di un futuro di speranza, grazie alle iniziative della Cooperativa Liberamente e dall'associazione Coltivare Bio Naturale

Lilia
Lilia
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università degli Studi di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione Musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, scuola, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" di cui è anche socia dell'impresa sociale-editrice del giornale; e ha realizzato dei reportage-inchiesta su "OrizzonteScuola" circa il fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival culturale a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone ha anche curato con diligenza l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale Santi Consolo; e per il Centro antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori onlus.
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PALERMO. L’agricoltura biologica come supporto per i ragazzi con disabilità. È questo il senso dei progetti Lab360 e Diversamente orto. Due iniziative sviluppate dalla Cooperativa Liberamente e dall’associazione Coltivare Bio Naturale. Realtà impegnate nell’inclusione sociale e nell’agricoltura biologica.

Un’agricoltura sostenibile e che lavora in armonia con la natura sono i passi da cui muove l’esperienza dell’associazione Coltivare Bio Naturale. La convinzione di partenza, invece, è che “dove ci sono delle disabilità per noi possono essere delle risorse“. Lo spiega il presidente Luigi Rotondo. “Tutto sta nel capire e canalizzare queste risorse nella maniera corretta. Ultimamente abbiamo intrapreso questo rapporto di partenariato con la cooperativa Liberamente con cui stiamo portando avanti tantissime iniziative molto interessanti: Lab360 prevede diversi laboratori ed è diventata anche la sede nostra del progetto Biolab che già è partito da qualche anno e vede coinvolti un gruppo di ragazzi con problemi dello spettro autistico e che oggi si ritrovano non solo ad aver acquisito tutta una serie di competenze e di autonomie anche domestiche, nella trasformazione dei prodotti, ma anche ad avere un inserimento sociale e lavorativo grazie alla nostra presenza al mercato a Villa Filippine“.

Poi, c’è l’altra iniziativa che l’associazione porta avanti con la cooperativa Liberamente, che è “Diversamente orto”: Vede coinvolti ragazzi con disagio sociale e che vengono formati, con la speranza di riuscire a creare per loro un’impresa agricola. “Dalla coltivazione speriamo di poter raggiungere l’obiettivo di dare loro un futuro lavorativo“, dice Rotondo. Al momento è possibile sostenere il progetto grazie agli ortaggi che attraverso la formazione i ragazzi stanno coltivando e raccogliendo. “Noi possiamo fare avere a casa delle cassette con quegli ortaggi. Acquistando i loro prodotti si ha modo di sostenere questo progetto“.

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