CATANIA. Il 4 giugno arriva a Sant’Agata Li Battiati, comune alle pendici dell’Etna, un dipinto corale realizzato dagli studenti di Catania nel corso del laboratorio di pittura condotto dall’artista Igor Scalisi Palminteri nell’ambito del progetto regionale “@Lab_School – Azioni a contrasto e prevenzione delle dipendenze”. Tappa simbolica che inaugura un percorso itinerante tra i comuni siciliani: l’arte diventa strumento educativo, di relazione e presa di parola. L’obiettivo è creare una rete tra scuola e territorio, capace di dare risposte non punitive, ma trasformative. «Una sfida complessa che richiede l’impegno congiunto di scuole, agenzie educative, istituzioni e forze dell’ordine – ha spiegato la professoressa Loredana Argentino, dirigente dell’I.C. Vittorino da Feltre di Catania, scuola capofila del progetto nella provincia etnea -, non per reprimere, ma per prevenire, ascoltando i giovani e intercettando il disagio prima che diventi emergenza. Un impegno che ha già preso forma concreta in attività pomeridiane avviate nella nostra scuola per tenere i ragazzi lontani dalla strada e aiutarli a riconoscere e gestire le proprie emozioni. Nelle scorse settimane si è arricchito con il laboratorio ‘Arte, pittura e prevenzione’, condotto da Igor Scalisi Palminteri, che ha guidato i giovani ad affrontare con gli strumenti della creatività il tema delle dipendenze, trasformando parole e silenzi in immagini potenti». Dal semplice contrasto dei sintomi a un intervento sulle cause profonde del disagio, come la mancanza di espressione personale o l’adozione di meccanismi di coping non salutari, promuovendo una resilienza interna più duratura. Perché anche l’adolescenza, se sostenuta, può diventare un linguaggio di speranza.
A realizzare le tele che viaggeranno all’interno dei comuni etnei sono stati 20 studenti tra i 14 e i 16 anni provenienti da diverse scuole secondarie di primo e secondo grado di Catania – tra cui l’I.C. “Vittorino da Feltre”, il Liceo Classico “N. Spedalieri”, il Liceo “Lombardo Radice” e l’I.S.S. “Marconi-Mangano”. A guidarli l’artista Igor Scalisi Palminteri, noto per opere pubbliche di forte impatto simbolico e sociale, come ‘Rusulia’, votata 4° murales più bello del mondo. «Un laboratorio di pittura che in realtà è un laboratorio di persone che si raccontano attraverso l’esperienza del disegno e dell’immaginazione – spiega Scalisi Palminteri -. La cosa che mi ha colpito è la bellezza di questi giovani, come riescono a sopravvivere ai loro dolori, a rendersi conto che la vita non è quella che hanno vissuto da bambini, ma che diventa a volte pericolosa, soprattutto quando incontri le droghe che ti possono portare su vie di morte». Due giornate di pittura, riflessione e condivisione, ne è nato un trittico potente, su uno sfondo colorato dalle tonalità celesti, tra pillole e sveglie, risalta la parola “amati”, filo conduttore che unisce le opere di tutte le tappe del progetto. Un invito alla cura di sé in un’epoca di iperstimolazione e fragilità. Le voci dei ragazzi risuonano potenti nelle opere e nelle loro testimonianze raccolte anche attraverso i laboratori di media education curati dall’associazione IncontroSenso e VediPalermo: M. ha 15 anni e frequenta la terza media dell’I.C. Vittorino da Feltre di Catania, racconta di un’amica coetanea dipendente da cocaina e marijuana. Come accade? Dove si trova la droga? Tra gli amici, a una festa la sera o il pomeriggio fuori scuola, talvolta anche in famiglia. Claudia (nome di fantasia) racconta della tossicodipendenza del padre, di come abbia spezzato lei e la sua famiglia. «Adesso stiamo bene…», fa un sospiro mentre parla e sotto le sue mani al centro del foglio su cui ha appena scritto spicca, a inchiostro spesso, la parola: “nervosa”.
@Lab_School: costruire una cultura della prevenzione
Un progetto di didattica sperimentale e integrata con cui la Regione Siciliana affronta in modo innovativo e concreto la prevenzione delle dipendenze. Un percorso integrato che prevede un investimento di 1.7 milioni di euro finanziati dall’Assessorato all’Istruzione e Formazione Professionale nell’ambito della Legge Regionale 26/2024, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale in sinergia con l’Assessorato alla Salute. Cuore pulsante è la rete SHE – Schools for Health in Europe, che rafforza il ruolo della scuola come luogo di benessere, consapevolezza e comunità attiva, capace di contrastare ogni forma di dipendenza: dalle sostanze stupefacenti all’abuso di dispositivi digitali, fino alle nuove solitudini. Coordinato scientificamente dalla prof.ssa Angela Fontana, dirigente tecnica dell’USR Sicilia e referente della rete SHE, @Lab_School coinvolge nove scuole polo, con l’I.C. G.E. Rizzo di Melilli (SR) come capofila. È molto più di un progetto educativo: è un ecosistema integrato che intreccia didattica innovativa, arte, ascolto attivo, prevenzione sanitaria e promozione del benessere psico-relazionale. Le prime tappe – Avola, Catania e Trapani – hanno segnato l’inizio di un percorso intenso, con un’ampia partecipazione di studenti e istituzioni. Momenti di forte impatto emotivo sono stati offerti dallo spettacolo teatrale I ragazzi di Ballarò di Alessandro Ienzi, dalle testimonianze di Francesco Zavatteri de La Casa di Giulio e dai laboratori di pittura curati da Igor Scalisi Palminteri.
@Lab_School riprenderà a settembre con sei nuove tappe. Ogni territorio ha sviluppato moduli specifici con il coinvolgimento di scuole, ASP, associazioni, forze dell’ordine, educatori e counselor, in un’azione sistemica che guarda all’adolescenza non solo come fase critica, ma come nodo nevralgico per costruire una società più sana. Ogni tappa un’esperienza collettiva. Ogni laboratorio un modo per insegnare agli adulti ad ascoltare, e ai ragazzi a raccontarsi. Perché prevenire, oggi, non è più questione di divieti. Ma di presenza.