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venerdì, 2 Maggio 2025
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Attività produttive, 10 nuovi distretti in Sicilia. Riconosciuto il Distretto del vino

Tra le realità presenti nel nuovo Distretto del vino di Sicilia, c'è anche Kòrai - Territorio, Sviluppo e Cultura, cooperativa impresa sociale e gesto concreto del Progetto Policoro dell'arcidiocesi di Palermo

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PALERMO. Si amplia la geografia dei distretti produttivi siciliani. Dieci nuovi distretti si aggiungono alla mappa delle filiere di imprese siciliane ad un anno e mezzo dalla ripartenza del sistema riavviato dal governo Musumeci, dopo un lungo periodo di stallo. L’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, ha firmato i decreti di riconoscimento di dieci nuovi distretti produttivi che, sommati ai 13 rinnovati e riconosciuti nel luglio del 2020, fanno salire a 23 i distretti ufficialmente riconosciuti dalla Regione siciliana. I distretti produttivi, che videro la luce nel 2005, vennero istituiti dalla Regione con l’obiettivo di far lavorare le filiere produttive per sistemi integrati in grado di darsi una programmazione a livello territoriale sostenuti da fondi specifici.

Quali sono i dieci nuovi distretti produttivi

Questi i 10 nuovi distretti: il Distretto delle Ceramiche made in Sicily (Palermo), il Distretto del marmo di Sicilia con sede a Custonaci (Tp), il Distretto del vino di Sicilia e quello Dolce Sicilia, entrambi con sede a Palermo, il Distretto olio extravergine di oliva siciliano e il Distretto olive da tavola siciliane, entrambi a Castelvetrano (Tp), il Distretto laniero siciliano a Cammarata (Ag), per la filiera turistica il Distretto Luxury hospitality (Palermo) e, infine, nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, il Distretto Sicilia 5.0 con sede a Catania e il Distretto Sicily Valley a Palermo. 
«Il distretto produttivo – sottolinea Turano – è espressione della capacità del sistema delle imprese e delle istituzioni locali di sviluppare una progettualità strategica che riguardi anche la nuova programmazione comunitaria».

Tra le realità presenti nel nuovo Distretto del vino di Sicilia, c’è anche Kòrai – Territorio, Sviluppo e Cultura, cooperativa impresa sociale e gesto concreto del Progetto Policoro dell’arcidiocesi di Palermo. «Nel nostro lavoro abbiamo sempre portato avanti il binomio ‘cultura e territorio’, credendo fermamente sia volano di sviluppo», si legge in un post su Facebook.
La seduta inaugurale della nuova Consulta dei Distretti produttivi si terrà a fine ottobre.

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