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giovedì, 30 Ottobre 2025
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Palermo, un “Villaggio della pace e del disarmo” a piazza Politeama

Dibattiti, tavole rotonde, laboratori artistici per la creazione di striscioni e cartelli pacifisti, iniziative ludiche per bambini. Il 4 novembre nella giornata delle Forze armate

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PALERMO. Stop al riarmo. Martedì 4 novembre, giornata delle Forze armate, dalle 10 alle 20 in piazza Ruggero Settimo, accanto al teatro Politeama, sorgerà il Villaggio della Pace e del Disarmo. Nei giorni dedicati alla commemorazione dei morti, in un momento attraversato da guerre e da forti tensioni internazionali e con la paura della deflagrazione di un conflitto mondiale, associazioni di base, sindacati, movimenti contro il riarmo e movimenti non violenti si riappropriano di piazza Politeama, che ai primi di ottobre ha ospitato la cittadella militare dell’esercito italiano.

Dal villaggio della pace, allestito con dei gazebo, che per tutta la giornata ospiterà dibattiti, tavole rotonde, laboratori artistici per la creazione di striscioni e cartelli pacifisti, iniziative ludiche per bambini, sarà lanciato un preciso messaggio contro il riarmo, contro il militarismo, per la riconversione dell’industria bellica in fabbriche di pace e benessere, contro il genocidio del popolo palestinese e per chiedere lo stop di tutte guerre in corso. Tra le 18 e le 20 si terranno gli interventi delle associazioni, intervallate a flash mob e spettacoli.

Locandina

“L’idea del villaggio della pace il 4 novembre, giornata delle Forze armate, rappresenta la volontà di ribadire un’alternativa all’uso delle armi e all’idea di riarmo che sta animando tutti gli Stati europei. Farla a piazza Politeama ha un doppio significato dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario Cgil Dario Fazzese -, da un lato contrapporla alla piazza che poche settimane fa ha esaltato l’uso delle armi, in un’ottica di deriva militaristica, come se l’unico modo per conquistare la pace sia fare la guerra. Piazza Politeama per noi è la piazza della pace. E dall’altra parte, dare voce a un movimento che si è costruito attorno al tema della pace e al no al riarmo a Palermo. Un movimento che come in tante altre città è fatto di giovani studenti, associazioni, un movimento dal basso che ha visto giornate di partecipazione importanti, l’ultima delle quali il 3 ottobre scorso per lo sciopero generale per la Palestina”.

“L’iniziativa aggiunge Ridulfo -, sta dentro lo spirito costituzionale dell’art.11, il rifiuto della guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali. E pensiamo che le Forze Armate debbano servire nell’ottica della difesa e non della risoluzione dei conflitti che, come stiamo assistendo, sono tanti, in tutto il mondo”.

Tra i temi di cui si discuterà negli stand, allestiti con dispositivi e materiali divulgativi: l’impatto delle politiche riarmo europee sullo stato sociale fino al problema legato alla presenza di basi militari. “No a tutte le guerre, fermiamo il genocidio, per una pace giusta, contro l’economia di guerra per il lavoro e i diritti, con i disertori e i renitenti di ogni guerra”: sono le richieste delle associazioni che hanno aderito alla mobilitazione.

L’elenco delle sigle: Acli, Ancora, Anpi, Arci, Arca, AssembleaNoGuerra/StopRearm, associazione al Quds, associazione contemplari, Cgil, Cobas, Comunità migranti bengalese e del Ghana, Comboniani di padre Claudio, Donne di Benin City, Extinction Rebellion, Extit Resist, Federazione Anarchica Siciliana, Gruppo uomini per la liberazione della tossicità maschilista Palermo, Iniziativa Anarchica Palermitana, Laboratorio DAC, Laboratorio Andrea Ballarò, Mourga, Movimento non violento, Nourama, No Muos, Palestina nel cuore, Presidio Donne contro la guerra, Presidio Permanente per la Palestina, Rete pace e Disarmo, Radio Aut, Rifondazione Comunista, Satyayoga, Teatro della pace, Zattera e il Gruppo giovani Pallavicino, Danisinni (Fra Mauro Billetta).

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